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Chieti, ordine del giorno della consigliera Di Roberto per la cura dei beni Comuni

Chieti. “Cavalcare le preoccupazioni o le proteste non serve: la buona politica si fa con le proposte di Atti amministrativi o di idee veramente utili per la città. Sul laghetto della Villa e sui Beni pubblici, dall’opposizione solo scandalismo e giustizialismo spicciolo e populista”, così la consigliera capogruppo di Azione Barbara Di Roberto.

“Quindi, come capogruppo di Azione con Calenda a Chieti, ho depositato, a mezzo pec, un Odg di invito e richiesta per il nostro Sindaco e per la Giunta comunale ad adottare e presentare in Commissione prima, e Consiglio comunale poi, un Regolamento comunale per l’amministrazione condivisa dei Beni comuni – illustra la consigliera – , ossia un Regolamento che, a seguito di un Patto di collaborazione da stilarsi con cittadini singoli o aggregati in forme spontanee, con associazioni, con organizzazioni ambientaliste o di tutela del patrimonio materiale ed immateriale, ma anche con privati o realtà produttive, favorisca la collaborazione e la compartecipazione alla cura, preservazione e manutenzione quotidiana dei Beni comuni, ossia degli spazi pubblici, delle strade e piazze, delle fontane e dei beni e arredi comunali urbani ed extraurbani. Questa tipologia di gestione dei Beni pubblici, condivisa tra Amministrazioni e cittadinanza, è una forma assai diffusa in Italia a partire dal 2014, e il modello di regolamento che ho proposto alla nostra Giunta è quello che fa da prototipo per i tanti Comuni che stanno sperimentando ed attuando questi efficaci metodi di governance.

A Chieti la nostra Amministrazione ha già attuato, con successo, una forma di compartecipazione alla gestione del Bene pubblico: lo abbiamo fatto con l’affidamento delle Aree Verdi, ossia delle rotatorie, spartitraffico, aiuole e fioriere. Con gli Assessori Zappalorto e Rispoli già al tempo avevamo pensato di adoperarci anche per il Regolamento sui Beni Comuni, ma è chiaro che l’avere la Commissione consiliare deputata ai Regolamenti nelle mani dell’opposizione che non la utilizza per lavorare per la città, ma che ne fa solo strumento di polemica e ostruzionismo, ha rallentato ogni iniziativa o utile proposito o progetto.

Oggi, però, posso essere certa che questa Proposta per “l’amministrazione condivisa dei Beni Comuni” non avrà problemi o inciampi politici in Commissione Regolamento prima, e in Consiglio comunale poi, ma che anzi troverà il voto a favore non solo della Maggioranza, ma anche e soprattutto di quella opposizione che tacciando l’Amministrazione di Chieti di insensibilità ai problemi, propone i sit-in a favor di telecamera come utile soluzione agli stessi, con ciò dimostrando che secondo loro questo è il lavoro che deve svolgere il Consigliere comunale: cavalcare i problemi limitandosi a lamentarli e denunciarli a mezzo stampa e social, mentre in Aula non se ne conosce né il timbro di voce né, soprattutto, si ha evidenza di proposte o idee fattibili e fattive a contributo del benessere della città e dei teatini.

Invece, il compito del Consigliere comunale, sia di maggioranza che di opposizione, si concretizza con le proposte di delibera in Aula, con le iniziative realizzabili e della predisposizione di azioni, di fatti e soprattutto di Atti da deliberarsi in Consiglio comunale per risolvere problemi di una città, o per portare nuove idee di gestione amministrativa di una città. Questo vale per tutti i consiglieri comunali, senza distinzione di parte, partito, posizionamento in Aula: lo prevede la Legge ed è sicuramente ciò che i cittadini si aspettano da quelli che hanno votato ed eletto, siano essi di maggioranza o opposizione. In ogni caso, avere una minoranza che regolarmente strumentalizza e aizza l’opinione pubblica su fatti, peraltro ampiamente documentati e spiegati, per i quali sia gli amministratori che gli amministrativi si erano già attivati come nel caso del laghetto della Villa comunale, è sicuramente utile a marcare la distanza da un certo approccio alla politica: d’altronde è più facile e comodo puntare il dito contro chi governa piuttosto che dimostrare di essere più bravi e competenti di quelli che si critica: infatti non ci provano neanche preferendo il facile e comodo populismo che da sempre caratterizza anche la sorridente Chieti Viva.

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