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Pennapiedimonte e l’eredità artistica di Guglielmo Giuliante, l’ultimo grande maestro scalpellino

Pennapiedimonte. È stato l’ultimo maestro scalpellino di Pennapiedimonte ed è uno dei rari artisti del posto di cui si possano ammirare opere in paese. È una straordinaria eredità artistica quella lasciata da Guglielmo Giuliante (1914-1983), nato sotto la Maiella, e che ha lasciato un segno indelebile nella lavorazione della pietra, creando opere di bellezza che sono oggi patrimonio del territorio. E il lavoro di valorizzazione e scoperta e riscoperta di queste creazioni viene portato avanti dal figlio Raffaele, architetto che vive a Pescara e che a Lanciano, nella mostra “La pietra della Maiella nella scultura contemporanea”, ancora in svolgimento sotto le arcate del Diocleziano, ha raccontato, con una serie di gigantografie, il padre e la sua storia artigianale-artistica.

Le opere di maggior pregio di Guglielmo Giuliante sono custodite nella chiesa madre dei Santi Silvestro e Rocco a Pennapiedimonte. Qui, i visitatori possono ammirare il trittico composto dalla fonte battesimale e dalle due acquasantiere, un capolavoro di unione tra composizione, decorazione e simbologia. Particolarmente suggestivo è l’angelo custode scolpito all’interno della fonte battesimale, di profonda ispirazione filosofica.

All’esterno, sulla facciata del campanile, si trova l’altorilievo dell’Angelo della Divina Misericordia, portatrice di benessere, simbolo di fertilità e abbondanza. Questo rilievo, con le sue cornucopie simmetriche, rappresenta un’unione armoniosa tra sacro e profano.

L’altare presente all’interno della chiesa, realizzato dallo scalpellino Pierino De Virgiliis, aggiunge ulteriore valore al patrimonio artistico locale.

Guglielmo Giuliante, insieme al padre Raffaele e al nonno Pio, ha proseguito una tradizione artigiana iniziata nel 1850 con l’iscrizione alla Camera di Commercio, dapprima con il Regno delle Due Sicilie e successivamente con il Regno d’Italia. Nella loro bottega artigiana sono state cesellate importanti creazioni per il settore ecclesiastico, pubblico e residenziale finite in tutta la provincia di Chieti, nel Pescarese – come la cappella D’Annunzio – e anche fuori l’Italia.

Tra le opere significative, portate avanti anche a livello familiare, si annoverano la lavorazione della pietra per l’edificio della Camera di Commercio di Chieti su Corso Marrucino e il rosone della chiesa di Miglianico.

Le opere di Guglielmo hanno varcato i confini nazionali, come testimonia la scultura in granito rosa Baveno realizzata per il Cimitero Canadese. Oltre alla pietra, dagli anni Cinquanta del secolo scorso ha utilizzato il marmo e il granito.

Ha realizzato lavori in Europa e America. Ha realizzato opere per artisti locali e nazionali: “Multipli” per Mimmo Rotella in giallo di Siena; il cuore di pietra per Sandro Visca; sculture per Ferdinando Gammelli e Giuseppe Di Prinzio.

Guglielmo Giuliante è stato un artista pluripremiato, riconosciuto per la sua capacità progettuale e per l’estro, che lo hanno portato a superare la tradizionale figura dello scalpellino per approdare a quella di maestro d’arte e scultore. La Presidenza della Repubblica gli ha conferito la prestigiosa nomina di Cavaliere del Lavoro con medaglia d’oro, un riconoscimento del suo contributo all’arte e alla cultura italiana.

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