Chieti. “Il consiglio comunale tenutosi lunedi 5 agosto,è stato dopo tanti consigli davvero vuoti, denso di punti importanti e soprattutto ha messo alla luce situazioni davvero particolari. Ci riferiamo alla spaccatura netta che si è verificato in maggioranza sul voto inerente il regolamento cimiteriale che ha visto le posizioni del sindaco soccombere miseramente, ci riferiamo al regolamento per la ZTL dove questa volta soccombere sono state le posizioni del vicesindaco, ma soprattutto vorremmo fare una riflessione sulla mozione inerente l’ubicazione del tribunale di Chieti. Nei primi due punti abbiamo visto una divaricazione netta tra le posizioni del sindaco e del suo gruppo con quelle del vicesindaco, posizioni che hanno visto una volta soccombere l’uno, sul regolamento cimiteriale, una volta soccombere l’altro, sul regolamento della ZTL e, stranamente, sempre l’opposizione, o almeno una parte, vincente. Per quanto invece riguarda la mozione sul tribunale, noi rivendichiamo di aver sostenuto con determinazione, attraverso una forte dichiarazione del nostro capogruppo Mario Colantonio la scelta di mantenere al centro della città, cioè ove oggi è ubicato, il Tribunale e, guardando in prospettiva ad un suo allargamento verso i locali della provincia che sono in vendita e che una volta ospitavano l’ospedale. il Tribunale di Chieti, infatti, è rimasta l’unica vera e grande realtà che anima il centro città a livello socio economico .se si pensa poi che meno di 7 anni fa sono stati spesi 7 milioni di euro circa per adeguare la struttura sismicamente e che col tempo è diventata proprietà INVIMIT ( cioè lo Stato) non si capisce perché debbano essere spesi decine e decine di milioni di euro per, prima acquistare, e poi ristrutturare il vecchio ospedale San Camillo. Con il 20% delle spese annunciate per il progetto improprio del Tribunale,si acquista dalla Provincia, l’ex ospedale civile di via Arniense e lo si ristruttura adibendolo a Procura ed ulteriori uffici giudiziari, considerando che l’edificio stesso ha ospitato per 6 anni il Tribunale.Se poi si aggiunge che tutta la politica dei trasporti pubblici ( terminal e parcheggi) ed i parcheggi programmati,progettati e finanziati su via Ciampoli ,sono stati ideati proprio a salvaguardia del Tribunale e dei tanti operatori di giustizia che vi operano quotidianamente e’ chiaro che la scelta di portare al San Camillo, cioè fuori dal centro, il Tribunale, sarebbe una scelta letale per la città. Ci dispiace dover constatare che il gruppo di Fratelli d’Italia non ha sostenuto questa posizione, evidentemente per non contrastare la posizione del presidente della Regione, ed anche una parte del gruppo di Forza Italia, quella più aderente ai vertici regionali, si è defilata al momento del voto. Noi abbiamo preferito difendere gli interessi della nostra città piuttosto che della nostra fazione politica! Ma ancor più grave, a nostro avviso, è che nessuno, né i vertici della Regione né i vertici del Ministero, abbiano sentito l’obbligo e la necessità di confrontarsi e interpellare il sindaco della città su questa scelta. È ancor di più che il sindaco della città capoluogo di provincia non abbia sentito la necessità, in virtù del suo ruolo, di rappresentante dell’intera città di Chieti, di far sentire chiara e forte la sua voce e di pretendere di essere coinvolto nelle scelte che riguardano la città di Chieti. Ce ne dispiace, in altri tempi, magari con un sindaco diverso, e rimpiangiamo tanto Nicola Cucullo, certamente la città di Chieti avrebbe avuto ben altra voce e ben altro rispetto da parte delle istituzioni superiori”. Si legge così in una nota del gruppo consiliare della Lega al Comune di Chieti (Fabrizio Di Stefano, Liberato Aceto, Emma Letta e Mario Colantonio).