L’esponente del M5s ricorda il suo emendamento alla Legge di Bilancio per garantire risorse ai Comuni. E incalza Masci: «Cosa è stato fatto con i circa 155mila euro ottenuti per dare un degno rifugio ai cani?»
Pescara. «Che fine hanno fatto i fondi per il canile di Pescara? Rivolgo un appello al sindaco Carlo Masci affinché utilizzi i finanziamenti a disposizione per il canile comunale e dare un rifugio sicuro e degno a tutti gli animali che hanno bisogno di aiuto». È l’invito che arriva direttamente dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Daniela Torto, al primo cittadino pescarese. L’esponente pentastellata fa riferimento alle risorse provenienti da un fondo che è stato creato grazie ad un proprio emendamento alla Legge di Bilancio 2021, «attraverso il quale gli enti locali in dissesto e pre dissesto hanno avuto la possibilità di ottenere finanziamenti per la messa a norma o progettazione e costruzione di nuovi rifugi. Un emendamento pensato, quindi, per dare la possibilità ai Comuni in difficoltà economica di riqualificare o realizzare i canili rifugio».
Tra questi stessi Comuni figura anche Pescara: «Ma a fronte di risorse assegnate pari a circa 155mila euro», sottolinea l’onorevole Torto, «sembrerebbe non essersi mosso nulla per migliorare il mondo della tutela e benessere animale che di certo non ha bisogno di elemosina. Per di più dobbiamo ricordare che a inizio 2024 è stato chiuso il canile di via Raiale».
La deputata, dunque, sollecita il sindaco Masci ad intervenire perché «apprezzabili sono i piccoli gesti, ma servono segnali concreti che possano contribuire effettivamente al sostegno degli amici a quattro zampe e di chi si dedica alla loro cura. Purtroppo siamo ancora lontani dalla situazione ideale in cui nessun cane sarebbe destinato ad una vita in canile; bisogna fare i conti con la realtà che spesso racconta di animali abbandonati o rimasti “orfani” del proprietario perché deceduto o gravemente malato, ma anche di rinunce di proprietà. Questi cani sono gli ultimi, i dimenticati destinati a chissà quale canile privato. Proprio per questo», conclude Torto, «mi domando cosa sia stato fatto con i fondi a disposizione per fronteggiare il problema».