Cronaca

Pescara, riqualificare la città: un Parco Dunale a ridosso del molo nord sul fiume

La Cna sponsor di un progetto ospitato alla Biennale di architettura di Venezia

Pescara. Creare un elemento di bellezza e resilienza nel cuore della città; un’area potenzialmente disponibile per l’insediamento di attività economiche eco-sostenibili, a ridosso di uno dei suoi elementi naturali più significativi: la zona che si affaccia sul molo nord del canale fluviale. E’ la scommessa del progetto “Parco Dunale”, patrocinato dalla Cna di Pescara, messo a punto da un pool di tecnici altamente qualificati (gli architetti Tommaso Di Biase e Francesca Toro; l’ecologo Dario Febbo; il geologo Giovanni Ciccone) che sarà ospite della Biennale di Architettura in corso a Venezia: la selezione è stata fatta nell’ambito del progetto espositivo “TerræAquæ. L’Italia e l’intelligenza del mare” del Padiglione Italia: «Scopo dell’esposizione – spiega il comunicato stampa del Ministero della Cultura – è tracciare nuove rotte per il futuro attraverso la raccolta di proposte sperimentali generate da un’intelligenza collettiva impegnata nella risoluzione dei problemi legati alle condizioni ambientali del mare e al patrimonio marino e costiero italiano. Un invito a immaginare progetti e desideri per tutti quei luoghi di frontiera tra terra e mare in cui le regole dell’abitare sono assoggettate a una costante riconfigurazione in relazione alle leggi della natura e dell’uomo. Si vuole così stimolare una riflessione su temi architettonici, urbanistici, ambientali, umanistici e geopolitici, sviluppando nuove idee che possano diventare inneschi di azioni in contesti diversi, concretizzandosi in laboratori di sperimentazione e ricerca avanzata».

Il piano, inserito all’interno dello studio di pre-fattibilità del Contratto di Costa per la città di Pescara (possibile fonte di finanziamento), consentirà di creare nel suo cuore una lunga e ampia spiaggia che si spinge fino alla diga foranea, caratterizzata dalla vegetazione tipica delle dune adriatiche e da una pineta di Pini d’Aleppo posizionata lungo il molo nord per tutta la sua estensione. Il progetto è stato illustrato questa mattina a Pescara nel corso di una conferenza stampa nella sede della confederazione artigiana provinciale: con i progettisti erano presenti anche il presidente e il direttore della Cna provinciale, Cristian Odoardi e Luciano Di Lorito.

«Il progetto – dicono gli autori – riprende e sviluppa un accrescimento sabbioso in atto nell’area a mare posta a ridosso del molo nord del canale fluviale di Pescara: un cordone dunale che accoglie il reinsediamento di specie vegetali tipiche delle coste mediterranee. Interpretando questa nuova realtà naturalistica, il progetto consentirà di creare nel cuore della città una lunga e ampia spiaggia che si spinge fino alla diga foranea, caratterizzata dalla vegetazione tipica delle dune adriatiche e da una pineta di Pini d’Aleppo posizionata lungo il molo nord per tutta la sua estensione. La creazione di un’area con queste caratteristiche costituirà un elemento di resilienza e di bellezza naturale che andrà ad accrescere la qualità urbana della città».

Il molo nord, immaginato come una strada del cibo pescato e inedito percorso paesaggistico, ospiterà strutture provvisorie in cui poter gustare cibi e vini di qualità, e costituirà un punto di osservazione privilegiato della città e del meraviglioso profilo delle nostre “basiliche”, come Flaiano ha definito le montagne della Maiella e del Gran Sasso, trasformandosi in una singolare nuova attrattiva culturale e turistica della città.” Il progetto ha ricevuto il patrocinio di CNA Pescara. Il parco è inserito all’interno dello studio di pre-fattibilità del Contratto di Costa per la città di Pescara. Lo studio dettaglia le proposte progettuali per il waterfront di Pescara, includendo la realizzazione del parco, di un percorso eno-gastronomico (street food), di un parco di energie rinnovabili, di un bosco fito-depurativo e di un giardino mediterraneo. Inoltre, si propone la riqualificazione dell’ex mercato del pesce come spazio per attività economiche, scientifiche e sociali.

«E’ una idea di sviluppo e di riqualificazione della città che nello stesso tempo tutela l’ambiente e promuove anche attività eco-compatibili – ha detto il direttore della Cna, Luciano Di Lorito – e dunque non vuol essere un libro dei sogni». . «Si tratta di restituire ai cittadini ambiente naturale insieme alle attività economiche che si possono sviluppare al proprio interno. Che è poi la missione anche del nostro mondo, quello delle piccole e micro imprese, che tende proprio a coniugare questi elementi» gli ha fatto eco il presidente Cristian Odoardi. «La natura ci ha dato una indicazione precisa – ha spiegato il coordinatore del gruppo dei tecnici, l’architetto Tommaso Di Biase – e noi ci siamo semplicemente limitati a prendere atto di questo processo. Il progetto potrebbe trovare ragionevole e giusta collocazione all’interno di strumenti come il Contratto di costa, già in corso, rappresentandone un tassello essenziale e prestigioso».

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