Cultura e eventi

Domenica a Pescara i “Carmine Burana” per il festival La cultura dei Legami

Pescara. Quarto spettacolo d’eccezione per il festival La cultura dei legami, ideato e diretto da Edoardo Oliva del Teatro Immediato.

L’appuntamento è per domenica 24 febbraio alle 18, all’Auditorium Petruzzi di Pescara, con i celebri “Carmine Burana” di Orff, diretti dal Maestro Sergio Oliva, per trent’anni direttore d’orchestra dell’Opera di Roma.

Voce recitante Edoardo Oliva. I solisti saranno Daniele De Prosperi (tenore), Rossana Ferri (soprano), Alberto Gazale (baritono), Francesca Rini (soprano), Elena Oliva (soprano), Elena Oliva (soprano), Mario Distaso (batteria e percussioni), Lorenzo Macrì (pianoforte) e il coro da camera A.M U.R.

Il biglietto intero costa 12 euro; quello ridotto, riservato a studenti e over 65, 10 euro. È possibile anche comprarli con la carta docente. Consigliata la prenotazione al numero
3336530249.
Il concerto è concepito con un taglio cameristico sia per quel che concerne la parte strumentale che per quella corale, rispettando l’uso dei tre solisti, tenore-soprano-baritono. L’originale prevedeva due pianoforti e sei percussionisti: questa riduzione per spazi ridotti adopera la batteria jazz e un pianoforte e si avvale di un coro prevalentemente femminile, per sfruttare al meglio le frequenze acute. Il risultato finale ottimizza gli effetti jazzistici e ritmici tipici di questo popolarissimo brano ed esalta l’aspetto improvvisativo, mentre i testi saranno sviluppati e recitati in forma moderna.

Nel 1937 il compositore tedesco Carl Orff trasse un’opera musicale da questo leggendario corpus di testi poetici medievali di genere goliardico, scritti per lo più in latino, tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo, dai cosiddetti “clerici vaganti” e tramandati grazie a un importante manoscritto contenuto in un codice miniato del XIII secolo, il Codex Buranus.

La prima rappresentazione di questo ardito cortocircuito tra il medioevo e la musica del novecento, di questa originalissima “cantata scenica” ci fu l’8 giugno del 1937 a Francoforte sul Reno. La prima rappresentazione italiana avvenne invece in piena guerra, il 10 ottobre del 1942 al Teatro della Scala di Milano. Orff reagì in questo modo al dilagare della musica dodecafonica.

Nello spettacolo di domenica, i Carmine Burana rivivranno con una bacchetta straordinaria: quella di Sergio Oliva, storico direttore d’orchestra dell’Opera di Roma e docente di direzione d’orchestra al conservatorio di Santa Cecilia di Roma.

Il festival “La cultura dei legami” è realizzato in collaborazione col Comune di Pescara e col Museo delle genti d’Abruzzo.

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