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Abruzzo Ambiente. Interventi di ecoefficienza e riduzione consumi per edifici e strutture pubbliche

L’Aquila. L’ex enfant prodige del calcio spoltorese Guido Di Nicola torna a casa. L’attaccante, classe 1982, lascia il Passo Cordone e si accorda con la società di Sabatino Pompa. “Da piccolo abitavo a pochi metri di distanza dalla casa del presidente – ricorda il neoacquisto-. Lui era già un imprenditore affermato e di successo, una persona amata e rispettata da tutti. Ritrovarlo a distanza di anni mi fa molto piacere. E’ la persona giusta per portare lo Spoltore nel calcio che conta, un galantuomo di altri tempi.” Di Nicola, originario di Villa Santa Maria, muove i primi passi nel calcio proprio a Spoltore, a otto anni, con il compianto presidente Adriano Caprarese nel suo Atletico Spoltore. Poi passa al Cappelle, dove a soli sedici anni fa il suo esordio nel campionato di Eccellenza e conosce la sua futura moglie, Simona, la figlia del presidente Mario Di Berardino. Un predestinato, si pensava, che però poi tra sfortuna e problemi fisici non decolla. Quella che doveva e poteva essere, viste le sue qualità, una carriera tra i professionisti, si trasforma in un continuo girovagare tra le più importanti realtà dei campionati dilettantistici, sulle quali ha lasciato sempre il segno. Tante le maglie indossate tra Serie D e Eccellenza: Lauretum, Montesilvano, Penne, Cologna Paese. A Castel di Sangro è in campo con l’attuale tecnico spoltorese Donato Ronci e Di Camillo, Zanetti e Bozzelli. Poi la sua carriera continua nel Pineto, Rosetana, Delfino Flacco Porto, Notaresco finché approda nel Passo Cordone dove lo scorso anno ha sfiorato la promozione in Eccellenza, perdendo la finale dei play off contro i Nerostellati.

Guido Di Nicola cosa ti ha portato ad accettare la proposta di Pompa?
GDN: “Appena mi hanno chiamato, non ci ho pensato su due volte. Tornare a giocare a Spoltore per me è una grande emozione. Lì ho tantissimi amici, oltre che i miei familiari. Poi ho avuto la fortuna di ritrovare, a distanza di anni, un grande tecnico come Donato Ronci. La società, nonostante sia molto giovane, è molto seria e ben strutturata; ripeto: alla sua guida c’è una persona squisita che ama la sua città ed è la classica ‘mosca bianca’.
Dell’ambiente che hai trovato cosa ci dici?
GDN:“Conosco molto bene Zanetti, Di Camillo e Bozzelli con cui ho giocato a Castel di Sangro. Ho trovato un grande gruppo, compatto e con tanta voglia di vincere. Ci sono giocatori di grandissima esperienza come Simone Vitale e Giovanni Proietti che affiancati ai tanti giovani promettenti formano un mix vincente.”
Da avversario hai affrontato Chieti e Spoltore. Ci sono effettivamente questi nove punti di differenza?
GDN: “Secondo me no. Sono le squadre più forti del girone: questo è fuori discussione. Lo Spoltore è stato sfortunato in alcune partite e la sua rosa, a differenza di quella del Chieti, è stata imbastita a campionato in corso. Poi la dea bendata l’ha punito con tantissimi, troppi, infortuni. Vincenzo (Vespa) non ha mai giocato, avrebbe fatto sicuramente la differenza. Poi ha perso anche il suo capitano, grande giocatore e grande uomo.”
La “remuntada” non è impossibile allora?
GDN: “Il calcio è bello perché è imprevedibile. Noi lo scorso anno con il Passo Cordone eravamo dodicesimi in classifica. Abbiamo inanellato una serie di vittorie, che ci hanno permesso di recuperare 18 punti e di arrivare a tre giornate dal termine primi in classifica.“
Questo divorzio dal Passo Cordone lascia l’amaro in bocca?
GDN: “Posso solo dire che io e miei compagni abbiamo lottato fino alla fine per la maglia. Andiamo via consapevoli di aver dato tutto e di essere stati sempre leali.“
Ritrovi Ronci a distanza di anni. Cosa è cambiato rispetto all’esperienza che avete vissuto a Castel di Sangro?
GDN: “L’ho trovato molto più determinato. Il mister ha allenato nelle piazze più importanti della nostra Regione. Di lui si parla solo bene. Le sue qualità non si discutono, è tra i tecnici più preparati che abbia avuto. Spero di riuscire a vincere un campionato insieme a lui.“
Vai a rafforzare un reparto già molto ben assortito. Con il rientro di Petre dopo la sosta e di Vespa a febbraio, ci sarà molta concorrenza in attacco. Sarà dura ritagliarsi uno spazio?
GDN: “Lo Spoltore ha un attacco formidabile. Quando ci ho giocato contro sono stati devastanti. La concorrenza non mi spaventa. Io sono a disposizione del mister e della società: qualsiasi sia la scelta va accettata, sempre. Il campionato è lungo e sono convinto che ci sarà spazio per tutti.“
Potrete anche giocare a quattro davanti?
GDN: “Allora sarà un problema per i nostri avversari“Nell’ambito della programmazione Por-Fesr 2014-2020 (Azione IV.1.1; Approvazione Linee di indirizzo per l’emanazione del bando pubblico destinato alla promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e nelle strutture pubbliche), la Giunta regionale ha approvato il provvedimento relativo alla promozione di un’economia a “bassa emissione di carbonio” e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche.

Vengono incoraggiati gli interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, di installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, di regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici.

Spiega il Sottosegretario Regionale con delega all’Ambiente Mazzocca: “I principali destinatari dell’azione sono il settore ospedaliero, le sedi di amministrazioni pubbliche, i complessi museali e l’edilizia scolastica pubblica, che si compone per la maggior parte di edifici realizzati prima del 1976, anno in cui è entrata in vigore la prima legge sul contenimento del consumo energetico degli edifici. L’intervento sugli edifici scolastici oltre che perseguire il primario obiettivo della riduzione della produzione di carbonio, impatterà in modo positivo anche sul contenimento della spesa e sul miglioramento delle condizioni di benessere degli alunni”.

Nel relativo avviso pubblico saranno previste premialità in favore dei Comuni montani, nonché di quelli che, oltre alle obbligatorie forme di gestione associata di servizi, abbiano avviato scelte volontarie di aggregazione. Nella delibera approvata, si legge anche che la misura del sostegno da assegnare a ciascun beneficiario non potrà superare l’importo di 100 mila euro.

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