Pescara. “L’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara rappresenta sicuramente una perla nell’alta formazione degli studenti, un punto di riferimento, sia sotto il profilo didattico sia sotto quello storico, che va sostenuto e supportato. A fronte delle difficoltà strutturali inerenti il plesso di via Italica, parzialmente chiuso da ottobre scorso per problematiche che hanno determinato l’inagibilità del primo piano, Azione Politica chiede uno sforzo amministrativo a Provincia e Regione per sbloccare celermente la vicenda e permettere i lavori di ristrutturazione: se è vero che l’ex giunta D’Alfonso ha destinato alle opere 2milioni e 300mila euro, come a suo tempo certificò l’ex Presidente della Provincia Di Marco, somme che però sarebbero bloccate in un cassetto, sottoporremo subito la questione al neo-governatore Marsilio per chiedere di rendere subito disponibili le somme ponendoci un obiettivo ambizioso: permettere il ritorno in sede degli studenti per settembre 2019”. Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, esponente di Azione Politica.
“Siamo in un momento storico in cui alla politica si chiede uno sforzo supplementare per superare gli ostacoli che la burocrazia pone ogni giorno, rischiando di bloccare gli ingranaggi della macchina amministrativa – ha osservato l’avvocato Fiorilli -. Nei giorni scorsi abbiamo letto l’appello dei genitori di 366 studenti dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’, 22 classi del biennio, che da ottobre sono stati costretti a emigrare in via Arapietra, ospiti dell’Istituto Professionale Ipsias ‘Di Marzio – Michetti’, per la parziale inagibilità della sede di via Italica, dove praticamente è utilizzato solo il pianterreno, con la chiusura all’utenza del primo piano. Il paradosso della situazione è che, a detta dei genitori, e di alcuni comunicati ufficiali prodotti dall’ex presidente della Provincia Di Marco, le somme per la ristrutturazione della scuola ci sarebbero, e parliamo pure di una cifra considerevole, 2milioni 300mila euro, stanziati dalla Regione Abruzzo mesi prima dell’inagibilità proprio perché era noto che il plesso dell’Alberghiero di via Italica, prima sede storica della scuola, aveva bisogno di interventi importanti, al pari di quelli realizzati nella sede centrale di via dei Sabini e in via Tirino. I genitori, dunque, hanno chiesto lumi al neo-presidente della Provincia Zaffiri sulle ragioni che, a oggi, avrebbero ostacolato l’inizio del cantiere. Il Presidente Zaffiri ha comunicato che i soldi ci sarebbero sulla carta, ma non sono stati materialmente erogati perché quel cantiere non è rientrato tra le priorità nella graduatoria 2018, quindi a oggi il finanziamento non c’è e ovviamente non possono partire le procedure. Ne prendiamo atto, ma crediamo sia necessario uno sforzo per superare l’impasse, considerando l’importanza che riveste sul nostro territorio l’Istituto Alberghiero, ma più in generale quanto sia importante tra i capitoli degli investimenti di ciascun ente pubblico quello inerente l’edilizia scolastica e il diritto allo studio: i nostri ragazzi devono poter contare sulla sicurezza degli edifici che li ospitano, e devono poter disporre delle scuole che scelgono di frequentare. Ovvero: chi ha scelto di iscriversi all’Istituto Alberghiero, non è giusto che, ob torto collo, debba ritrovarsi piombato in una realtà estranea come quella della ‘Di Marzio-Michetti’, dovendo sopportare i disagi di quotidiani spostamenti in bus per poter seguire le lezioni dei laboratori cucina, sala e accoglienza, un pellegrinaggio quotidiano che inevitabilmente incide sull’attività didattica. A questo punto – ha proseguito l’avvocato Fiorilli – Azione Politica chiede una conferenza dei servizi tecnica Regione-Provincia per reperire tutte le carte inerenti la vicenda: sono i tecnici a dover ritrovare il bandolo della matassa, capire dove si sia creato l’intoppo, perché è evidente che una scuola parzialmente chiusa è una priorità. Quindi chiediamo al neo-Governatore Marsilio di attivare le procedure utili a rendere immediatamente disponibile e utile il finanziamento di 2milioni 300mila euro per consentire l’affidamento della progettazione, la gara d’appalto e l’apertura del cantiere, ponendoci intanto un obiettivo, il rientro in classe dei 366 studenti per settembre o, al più tardi, subito dopo le feste di Natale”.
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