Politica

Armando Foschi (Ugl) su Commissione su ‘caso’ dipendenti Aquila Srl per servizio portierato al Comune di Pescara

Pescara. “Dal primo aprile 2019 i 4 dipendenti della società Aquila Srl, addetti al servizio di portierato del Comune di Pescara, resteranno senza lavoro e, con le loro famiglie, senza stipendio. Ma soprattutto il Comune di Pescara dal primo aprile non avrà più un servizio di controllo e vigilanza ai tre ingressi dei due palazzi municipali. È quanto emerso dalla seduta odierna della Commissione Vigilanza dove l’assessore delegato Simona Di Carlo, caduta letteralmente dalle nuvole dinanzi all’evidenza delle carte, non ha presentato un piano B. Ovvero l’amministrazione comunale non ha indetto una nuova gara d’appalto per il riaffidamento del servizio, restando in attesa di quella della stazione unica appaltante, ossia la Regione Abruzzo, che prima di maggio sicuramente non attiverà le procedure, non ha individuato un nuovo gestore temporaneo per subentrare nel servizio a partire da aprile e non ha previsto alcuna misura di tutela dei 4 posti di lavoro. L’Ugl prende dunque tristemente atto dell’ennesimo fallimento di una giunta comunale completamente assente e ci attiveremo in modo formale per aprire una vertenza nei confronti del Comune, pronti allo stato di agitazione”. Lo ha detto Armando Foschi, referente Ugl, che è stato investito della problematica inerente il futuro lavorativo dei 4 addetti al servizio di portierato del Comune di Pescara, al termine della seduta odierna della Commissione Vigilanza convocata sul tema.
“Parliamo dell’ennesimo servizio che il sindaco Alessandrini è riuscito a trasformare in un brutto pasticcio – ha sottolineato Foschi -. In sostanza, lo scorso agosto la giunta Alessandrini ha approvato una delibera per aprire il nuovo bando per l’affidamento del servizio di portierato alla scadenza del contratto, lo scorso 31 gennaio, avvalendosi della stazione unica appaltante, ovvero la Regione Abruzzo. Da quel momento sono passati cinque mesi, ma della gara non s’è vista ombra, e lo scorso 17 gennaio il Dirigente del Settore Molisani ha scritto una lettera al titolare della società Aquila Srl, chiedendo la sua disponibilità a una breve proroga del servizio, almeno sino al prossimo 30 giugno, a condizione di accettare una modifica contrattuale, ossia prevedere in capo allo stesso Dirigente Molisani la possibilità di impartire direttive in ordine allo svolgimento del servizio. È ovvio che tale disposizione, che di fatto rappresenta una modifica unilaterale del contratto di servizio, ha determinato un irrigidimento da parte della società: secondo lo stesso Contratto collettivo di lavoro, infatti, le direttive di lavoro sui propri dipendenti sono una prerogativa della società titolare del contratto, il Comune, dal canto suo, può ovviamente segnalare anomalie nello svolgimento del servizio direttamente alla società, ma non può arrogarsi il diritto di decidere sull’utilizzo dei dipendenti, in questo caso 4 unità, né può entrare nel merito della gestione del personale che è una prerogativa esclusiva del datore di lavoro. Chiara la risposta arrivata dall’Amministratore di Aquila Srl Di Nardo, il quale ha rigettato la proposta di proroga del servizio da parte del Comune alle nuove condizioni, rivendicando le proprie prerogative, e di fatto ribadendo che il servizio sarebbe cessato al 31 gennaio, salvo alcuni giorni di proroga di cortesia per concedere al Comune il tempo necessario per individuare un nuovo gestore o comunque per riorganizzare il servizio. Contestualmente la società ha inviato ai 4 dipendenti le lettere di licenziamento che sarebbero state effettive dal primo febbraio. Conditio sine qua non per accordare la proroga al 30 giugno, era l’eliminazione delle modifiche contrattuali avanzate dal Dirigente Molisani. Per tentare di superare l’impasse lo scorso 25 gennaio è stata convocata la riunione d’urgenza della Commissione Vigilanza, sperando che dal Comune, rappresentato dall’assessore delegato Di Carlo, potesse esserci un atto di buon senso, con l’annuncio del passo indietro rispetto alle nuove pretese. E invece in Commissione l’assessore Di Carlo ha sfoggiato le proprie rassicurazioni circa un presunto accordo, non meglio precisato, raggiunto con l’amministratore Di Nardo che avrebbe definitivamente concesso la proroga di altri 5 mesi del servizio – ha proseguito Foschi -. Peccato che lo stesso assessore Di Carlo sia stato smentito dopo appena 5 minuti, con una semplice telefonata allo stesso Di Nardo, il quale ha confermato l’assenza di qualsiasi accordo con il Comune, e ha ribadito che la proroga ci sarebbe stata solo quando sarebbero state cancellate le nuove clausole. A smentire l’assessore è arrivata anche la lettera del Dirigente Molisani con una parziale marcia indietro, ovvero: sempre il 25 gennaio, ovvero nel giorno della Commissione, Molisani ha inviato una nuova nota all’Amministratore Di Nardo comunicando che il Comune intendeva procedere alla proroga del servizio di reception-portineria, in scadenza il 31 gennaio, per il solo mese di febbraio 2019, ‘agli stessi patti e condizioni economiche, per numero 146 ore settimanali, nelle more della conclusione delle procedure necessarie all’individuazione di un nuovo contraente’. Ed entro lunedì 28 gennaio la società Aquila Srl avrebbe dovuto riscontrare la proposta inviando i documenti richiesti. Tradotto: il Comune ha dovuto ammettere di aver avanzato una richiesta inaccettabile nei confronti della società, facendo un clamoroso passo indietro e cancellando ogni riferimento all’uso del personale. Durante il mese di febbraio, il Comune avrebbe dovuto riorganizzare il servizio, pronto a subentrare, da oggi alla società Aquila. E invece questo non è accaduto, esattamente come avevamo previsto – ha aggiunto Foschi -: piuttosto nei giorni scorsi il dirigente Molisani ha inviato una nuova lettera alla società chiedendo un’altra proroga del contratto sino al 31 marzo, che è stata concessa ma con un ultimatum chiaro. Il contratto non verrà ulteriormente prorogato, il 31 marzo la società Aquila uscirà ufficialmente dal Comune con il licenziamento dei 4 dipendenti. Per affrontare il ‘caso’ oggi sono stati convocati in Commissione l’assessore Di Carlo e il dirigente Molisani, quest’ultimo assente per seguire, sembra, delle procedure di gara. Ma è andata peggio all’assessore Di Carlo che, a quanto pare, non ricordava nulla di quanto accaduto a gennaio, non sapeva nulla dell’aggiornamento dell’appalto e non ha saputo rispondere ad alcuno dei quesiti dell’Ugl, ovvero quali misure di salvaguardia dei 4 posti di lavoro il Comune stia predisponendo e chi svolgerà il servizio di portierato dal primo aprile. Come se arrivasse da un fantomatico ‘paese delle meraviglie’, l’assessore Di Carlo ha affermato che ‘il problema si risolverà’, senza produrre uno straccio di documento e di fatto lasciando quattro padri di famiglia in balìa degli eventi. L’unica certezza, a oggi, è che la società Aquila Srl non concederà ulteriori proroghe al servizio e che la giunta Alessandrini non sa che pesci prendere. L’Ugl, ovviamente, non resterà in attesa del fato e valuteremo ora le azioni da intraprendere a tutela dei lavoratori”.

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