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Sambuceto Calcio, intervista ad Alessio Criscolo

Sambuceto. Due reti e un assist nel 3 a 0 con il quale il Sambuceto ha superato Il Delfino Flacco Porto: numeri che parlano da soli per Alessio Criscolo, anche se bisogna aggiungere che la seconda rete messa a segno dal giocatore, quella del definitivo 3-0, è stata una vera e propria perla. Una magia, quella di Criscolo al minuto 69 del match, con un gran tiro da fuori area dalla sinistra, che si è insaccato in maniera imparabile alle spalle del portiere ospite, che l’attaccante racconta così: «Ho scartato l’avversario e, senza pensarci ho tirato sperando di far gol. Ci provo spesso in allenamento e anche il doppio vantaggio acquisito fino a quel momento mi ha dato fiducia, ed è andato a buon fine». Doppietta per la quale il numero 7 viola ha anche delle dediche: «Vorrei dedicarla in primis alla mia famiglia, a mia mamma e a mio padre che mi sopportano e mi supportano sempre. Poi sicuramente a tutto il gruppo del Sambuceto, e infine una piccola parte anche a me stesso».
Alessio Criscolo 14 reti, Fabio Lalli 22 reti: questo recita la voce “bomber” nel campionato di Eccellenza 2018-19. I “gemelli del gol” formatisi quest’anno alla Cittadella dello Sport hanno un ruolino di marcia invidiabile, nonostante sia solamente il primo anno nel quale giocano insieme. A svelare i segreti di questo “magico” affiatamento è lo stesso Criscolo, il quale racconta anche un particolare aneddoto in qualche maniera profetico: «È il primo anno che ci troviamo a giocare insieme. Personalmente l’ho sempre seguito nei vari anni, anche perché è di Francavilla al Mare, e in passato ci siamo incontrati solamente da avversari. L’anno scorso, durante l’ultima partita che ci ha visti opposti tra River Chieti e Chieti, il punteggio è terminato sul 2 a 2, con una doppietta di entrambi. La prima cosa da dire, però, per quanto riguarda le reti segnate, è che se riusciamo a fare tanti gol è anche merito di tutti i compagni di squadra che ci mettono in condizione di essere così prolifici. Poi c’è da dire che da Fabio è solamente possibile imparare. Negli allenamenti mi fornisce tanti consigli e sul campo credo si veda ciò». Trentasei reti in campionato, senza contare gli innumerevoli assist che i due si sono scambiati (o che hanno fornito agli altri compagni), per una coppia-gol che si sta rivelando complementare, dotati entrambi di caratteristiche differenti che si intersecano a meraviglia. Se Criscolo rappresenta la vera e propria “freccia”, praticamente imprendibile per qualsiasi difesa in velocità, Lalli è invece la “punta” di quella stessa freccia, in grado di “trafiggere” qualsiasi retroguardia. Ed è lo stesso numero 7 viola, pungolato sull’argomento, a spiegare, anche con un pizzico di ironia, quali siano le peculiarità proprie e del suo compagno di reparto, e quale sia uno degli aspetti che permette a entrambi di esprimersi al meglio: «Le caratteristiche che mi contraddistinguono credo siano la velocità e l’attacco della profondità. Fabio Lalli invece è bravo in tutto, sia in area che fuori. Quando ha la palla tra i piedi, specialmente in area, è difficile che sbagli, e si vede guardando i numeri relativi alle realizzazioni. Forse l’unico piccolo neo è la corsa, ma a quella ci penso io (ride, ndr). Posso dire che Fabio sia uno dei migliori con i quali abbia giocato. Prima di essere una gran calciatore è un amico, che dispensa consigli a tutti e ci aiuta sempre. È una bravissima persona, e forse è anche questo uno dei motivi per i quale stiamo facendo bene, perché siamo legati da amicizia e stima anche fuori dal campo».
A 6 incontri dal termine della regular season dell’Eccellenza è tempo anche per i primi bilanci sull’andamento del campionato, e in particolar modo su quanto espresso dalla classifica attuale. Su quanto la graduatoria del massimo campionato regionale rispecchi quanto visto effettivamente sul campo, ecco l’analisi di Alessio Criscolo: «Nel corso del campionato abbiamo visto tante squadre che puntavano in alto, e la classifica penso rispecchi in pieno queste ambizioni da parte di diverse compagini raggruppate nel giro di pochissimi punti. Tranne il Chieti, che ha mostrato di avere qualcosa in più, credo che nella zona alta siamo tutti lì, e quindi la graduatoria rispecchia i valori».

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