Milano. Dopo due anni di silenzio e due romanzi “rosa” (l’amore sempre in prima linea), ecco il rientro narrativo di Riccardo Bassi, scrittore e imprenditore milanese.
Questa volta il colore è il giallo. Un po’ come i gialli Mondadori che, nelle giornate di relax e di pausa, accompagnavano le giornate dei nostri papà e delle nostre mamme.
Sabato 23 febbraio, presso il Cinema Teatro Oratorio di Pantigliate (MI) alle 20 e 45, sarà lui in persona a raccontarcelo e a presentarlo affiancato dal fedele Luca Bonaffini (cantautore e regista teatrale) e in compagnia di importanti ospiti.
“Sognando Bologna” (questo il titolo dell’opera terza di Riccardo Bassi, atto finale di una trilogia letteraria ben confezionata da Gilgamesh Edizioni) è un titolo romantico e gentile ma un po’ “traditore”.
Tradisce, non le aspettative del lettore (anzi tutt’altro!), ma soprattutto sorprende. Perché Bologna, teatro immaginato dallo scrittore per descrivere fatti e fattacci di ordinaria criminalità e di straordinaria complessità, è sempre lì da piazza Maggiore ai colli ad accompagnarci lungo il viaggio scritto e i suoi personaggi.
E proprio quella Bologna è ritratta in uno scatto d’autore che Samuele Carboni, figlio del Luca cantautore, ha regalato a Riccardo Bassi come copertina.
Insomma, un terzo lavoro di Serie A che consacra il nostro Riccardo “scrittore eclettico e sincero”.
Durante la serata del 23 febbraio interverranno: Dario Bellini (editore), Paolo Baldoni (cantautore), Henry Zaffa (attore), Mago Eta Beta (attore) e don Claudio Burgio autore del libro “Non esistono ragazzi cattivi” è presidente dell’Associazione “Kayrós”. Inoltre sarà presente come Guest Star il cantautore Mimmo Cavallo al quale verrà consegnata la “scultura in vetro del maestro Raffaele Darra” come vincitore della 4°edizione de “La settima nota” (premio per arte, musica e letteratura indetto da LC COMUNICAZIONE e LDP EDIZIONI MUSICALI).
L’autore ci ha gentilmente concesso un’intervista
“Sognando Bologna” è il titolo della sua ultima fatica letteraria. Di che cosa si tratta?
“È un romanzo del sottogenere narrativa-giallo ambientato, appunto, a Bologna. Ci sono colpi di scena e momenti di grande emozione, perché non mancano le storie d’amore tra i personaggi. Ma sullo sfondo ci sono anche storie sociali, un particolare sguardo a chi soffre in uno stato di disagio“.
Questo libro chiude di fatto una trilogia, com’è formata e come si è sviluppata?
“Tre modi differenti di raccontare la mia visione esistenziale. Nel primo romanzo la competizione, lo sport; nel secondo l’avventura, la musica; nell’ultimo il mistero, l’intrigo, l’imprevedibile. Ecco: la mia visione è quella della vita nella sua pienezza ed interezza tra valori puri e contraddizioni“.
Il titolo “Sognando Bologna” rispetto al contenuto del testo sorprende il lettore, in che modo?
“Io sono Milanese e nel mio immaginario da sempre, Bologna è la città dei sogni. Dalla musica d’autore alla sua storia politica degli anni Settanta. Il jazz e la vita conviviale. Ho scritto questo libro fantasticando ad occhi aperti, quindi ‘sognandola‘”.
Lo scatto d’autore di Samuele Carboni che compare in copertina dà sicuramente un tocco in più a questo lavoro, com’è scaturita questa scelta?
“In maniera molto casuale… Samuele è un bravissimo fotografo artistico. Proprio da una sua foto del centro di Bologna è nata l’idea di chiedergli una collaborazione“.
Lo scorso 23 febbraio, al Teatro di Pantigliate, c’è stata la presentazione. Come si è svolta e che tipo di riscontro ha trovato?
“Da qualche anno, insieme a Long Digital Playing Edizioni Musicali e a LC COMUNICAZIONE, realizziamo – in concomitanza con la presentazione di un mio libro – una serata d’arte varia, all’interno della quale viene consegnata un’opera creata appositamente per la serata dal Mastro Vetraio Raffaele Darra. Quest’anno, che è la 4° edizione, la scultura è stata assegnata a Mimmo Cavallo (autore e cantautore straordinario) che si è esibito dal vivo con un miniconcerto di altissimo livello. Alla fine, gli abbiamo consegnato ‘LA SETTIMA NOTA 2019’, ovvero l’opera di Darra. Buona Lettura e Buon Sogno a tutti”.