Politica

Blasioli (Pd): “Starda Loreto-Penne: per la giunta Marsilio un salvadanaio senza fondo”

Pescara. “Dopo aver cancellato, solo due settimane fa, oltre 2 milioni di euro destinati alla Loreto-Penne, lunedì la giunta Marsilio ha pensato bene di tagliare altri fondi riservati a questa preziosa infrastruttura dell’entroterra pescarese, ridotta ormai ad un salvadanaio del governo regionale di centrodestra”.
Con queste parole il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli interviene per denunciare la scelta della giunta Marsilio, che con la delibera n.175 dell’8 aprile ha cancellato altri 250 mila euro destinati a “Adeguamento del Piano altimetrico del tratto contrada Blanzano in Comune di Penne e contrada Passo Cordone in Comune di Loreto Aprutino 2° tratto funzionale”.

“Non contento di aver già umiliato il nostro territorio trasferendo, con una delibera datata 25 marzo, parte della somma destinata dal Masterplan alla messa in sicurezza dell’arteria che collega Loreto Aprutino e Penne – continua Blasioli -, ieri il governatore Marsilio e i suoi assessori hanno deciso di attingere nuovamente dal fondo per l’intervento PSRA/24, ovvero la Loreto-Penne, e di spostare quei soldi sul rifacimento di alcune strade del Comune di Tortoreto.
Una scelta, la seconda nel giro di pochi giorni, inaccettabile, che dà la misura di quanta considerazione Marsilio e i suoi riservino alle infrastrutture, i cui procedimenti sono brutalmente stoppati e soprattutto alle aree interne la cui tutela tuttavia era stata sbandierata in campagna elettorale.
Ancora una volta queste risorse serviranno a sistemare strade che necessitano sicuramente di lavori di messa in sicurezza, dato che saranno presto attraversate dal Giro d’Italia, ma non si comprende perché a farne le spese debba essere un intervento tanto strategico, piuttosto che altre voci di bilancio, e soprattutto un intervento fondamentale per la viabilità vestina. Ci preoccupano e non poco anche le risposte arrivate all’indomani del nostro allarme. Tutte sono state dirette a sottolineare la temporaneità del prelievo ma nessuna diretta a dirci i tempi del ripristino e le modalità di reperimento dei fondi, ragion per cui con Valeria Di Luca, ex assessore al Comune di Penne, abbiamo approntato una interrogazione al Governatore per capire se e come intende tutelare questa infrastruttura e soprattutto questo territorio.
Sono pienamente consapevole del valore e della visibilità che il giro d’Italia porterà alla nostra regione e totalmente d’accordo sulla necessità di sistemare le arterie interessate dalla corsa ciclistica, anche perché vorremmo evitare le figuracce in mondovisione della città di Roma nel 2018, quando anche la maglia rosa si lamentò della pavimentazione stradale. Ma a pagare il conto non possono essere opere strategiche e ancor meno opere attese da anni a vantaggio di un entroterra già martoriato dal terremoto.

Ribadisco inoltre, che la Loreto-Penne non è certo l’unica opera che non ha ancora obbligazioni giuridicamente vincolanti, anche se, a quanto pare, Marsilio questo lo ha ben compreso e ritiene penalizzabile proprio quel territorio. Mi chiedo quale sarà, questa volta, la giustificazione che presenteranno i consiglieri pescaresi di maggioranza per spiegare questo ennesimo scippo. Intanto, per garantire che le promesse di rifinanziamento dell’intervento PSRA/24 siano mantenute, domattina protocollerò un’interrogazione per capire: perché queste risorse non sono state reperite in altre pieghe del bilancio regionale e perché tra i vari interventi finanziati con i fondi Masterplan per i quali non sono state assunte obbligazioni giuridicamente vincolanti è stato deciso di reperire i fondi per la messa in sicurezza delle strade interessate dal Giro d’Italia proprio tagliando le risorse destinate alla “Loreto-Penne”, peraltro per finanziare iniziative dirette ad una provincia diversa da quella di ricaduta dei fondi;
quali sono i tempi e le economie con cui si provvederà al ripristino delle somme sottratte all’intervento PSRA/24, considerato che questa scelta potrebbe indurre Anas a soprassedere dalla revoca in autotutela della precedente aggiudicazione con aggravio di costi e con ulteriore perdita di tempo per un’opera così strategica per l’area vestina”.

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