Politica

“Lotta al degrado, Mobilità e Urbanistica”: il programma della Lega a Pescara

Pescara. “Lotta costante al degrado urbano, garantendo investimenti per assicurare una città pulita, senza buche e con il verde, applicazione del Daspo urbano, restituendo dignità al Corpo della Polizia municipale. Stop alle pedonalizzazioni, ma impegno immediato per avviare già in autunno il primo tratto della Metropolitana di superficie, un concorso di idee per il futuro assetto delle aree di risulta, e la revisione tempestiva del Piano di Assetto Naturalistico, del Piano stralcio di difesa delle alluvioni, che oggi paralizza mezza città, e rilancio del Decreto Sviluppo. Passa attraverso queste misure concrete il Programma di Governo della città di Pescara della Lega, misure che i nostri eletti in Consiglio comunale realizzeranno con il futuro sindaco Carlo Masci”. Lo hanno detto il Commissario Provinciale della Lega Gianfranco Giuliante e i candidati al Consiglio comunale presenti oggi in conferenza stampa, tra cui i consiglieri comunali uscenti Marcello Antonelli e Vincenzo D’Incecco, e poi Armando Foschi, Benedetto Gasbarro, Andrea Grosso, Maurizio Ballone e Laura Crivellone, e Deborah Comardi, candidata a Montesilvano.
“Oggi vogliamo puntualizzare alcuni punti del programma che sono fondamentali per la Lega e per i suoi candidati, che costituiranno una classe dirigente incisiva, amministratori di esperienza, che hanno dimostrato capacità sia in maggioranza che nei cinque anni di opposizione, quando hanno assicurato il proprio impegno per sottolineare le sfasature di un’amministrazione che ha mal operato – ha detto il Commissario Giuliante -. Vogliamo dunque attenzionare il ruolo che dovrà avere Pescara, capoluogo di provincia, ma soprattutto territorio essenziale per chiudere un cerchio, iniziato con la vittoria in Provincia, poi in Regione, con un Governo nazionale in cui la presenza della Lega è evidente, e a giorni, ormai, ci apprestiamo ad assumere anche la guida dei Comuni di Pescara e Montesilvano oltre che a vincere alle Europee”. Ad aprire la carrellata sui punti del programma amministrativo della Lega è stato il consigliere comunale uscente e consigliere regionale Vincenzo D’Incecco: “Partiamo con la lotta al degrado: oggi assumiamo l’impegno a prenderci cura della manutenzione ordinaria del territorio e del verde, lasciati in disparte da un’amministrazione che in cinque anni non ha mai organizzato una macchina amministrativa adeguata. Dovremo dunque preparare un Piano straordinario per la manutenzione dei tombini, pensiamo che la pioggia odierna ha impedito a decine e decine di persone di uscire di casa perché l’ostruzione delle caditoie ha provocato allagamenti. Abbiamo strade piene di buche, marciapiedi impraticabili, un verde pubblico inesistente, dunque una parte fondamentale del bilancio della prossima amministrazione del sindaco Masci dovrà essere dedicato a rendere vivibile, pulita e decorosa la città. Lotta al degrado significa anche sicurezza urbana integrata: basta con i parcheggi delle aree di risulta invivibili per la presenza degli abusivi, dobbiamo restituire dignità al Corpo della Polizia municipale, non spendere soldi per la vigilanza privata. Basta con i bivacchi in pieno centro, c’è il Decreto Salvini che conferisce gli strumenti al futuro sindaco Masci, ricorrendo anche ai Daspo urbani, penseremo alle pattuglie dei vigili in borghese per contrastare le discariche abusive. L’attuale amministrazione non ha investito un euro sulla videosorveglianza, noi dovremo investire sulle telecamere, il Ministro Salvini ha assicurato per Pescara il trasferimento di 1milione di euro e noi dovremo organizzare nel Comando dei Vigili una Sala Operativa che permetta di controllare, ventiquattro ore su ventiquattro, cosa accade in città, a partire dalle aree della movida e creando un’interconnessione con le altre Sale Operative ricreando un Nucleo Interforze. Poi, investimenti sulla pubblica illuminazione – ha proseguito il consigliere D’Incecco – perché dove c’è luce, c’è sicurezza; altro tema è attivare un sistema di segnalazioni immediate ai servizi sociali per tutti i minori che bivaccano in centro e in periferia. Poi la viabilità: noi crediamo che le strade già pedonalizzate siano sufficienti, ora dobbiamo fermarci e piuttosto organizzare una metropolitana di superficie efficiente, ripartendo dal tracciato già realizzato che dovrebbe entrare in funzione in autunno, tra Pescara e Montesilvano, e valutando il suo proseguimento sul territorio per connettere l’area dell’aeroporto e dell’università. Se vogliamo una Pescara turistica, non bastano gli eventi, i concerti, ma dobbiamo far arrivare la gente nel nostro aeroporto e poi permettere loro di arrivare in centro. Tradotto: su corso Vittorio Emanuele deve continuare una riqualificazione, quell’asse oggi non può restare così com’è, ma dobbiamo capire se destinarla al passaggio della metropolitana di superficie o se la stessa transiterà sulle aree di risulta all’interno di un piano complessivo di riqualificazione. Ma la pedonalizzazione integrale del corso, per la Lega non è possibile, la città ha bisogno di quell’arteria che deve restare aperta al traffico, un’attenta riflessione non può partire dal continuare la sua pedonalizzazione. Poi dovremo trovare una soluzione per una civile convivenza tra residenti e operatori commerciali delle aree della movida, compresa la riviera, faremo sedere tutti attorno a un tavolo congiunto perché non possiamo ignorare, ad esempio, che nel quadrilatero centrale abitano circa 2mila persone che devono avere la possibilità di vivere serenamente e di convivere con chi ha sul posto un’attività commerciale. Quando abbiamo pensato la riqualificazione dell’area di piazza Muzii, mai avevamo pensato di creare una discoteca in cui si bivacca fino alle 4 del mattino. Le misure per garantire quella civile convivenza ci sono, le avevamo anche offerte all’amministrazione Alessandrini in una proposta di delibera che però è stata bocciata da chi non voleva soluzioni. Ancora: dobbiamo ridare dignità al patrimonio cittadino, che ha tanti spazi e vanno messi a disposizione del territorio attraverso un Piano di Gestione serio, eliminando i clientelismi degli ultimi anni”. Poi la parola al consigliere Antonelli: “Il Comune è l’Ente che eroga servizi, uno dei principali fallimenti dell’amministrazione uscente è stata la disgregazione degli Uffici per scelte clientelari che hanno mirato solo a dare premi o mancette agli amici. Noi dobbiamo ripartire dalle reali esigenze offrendo servizi degni di tale nome: è incivile che oggi per cambiare uno scaldabagno in un alloggio popolare abitato da anziani debbano passare mesi, dunque esternalizzazione totale della manutenzione degli alloggi. Il Suap: dev’essere il biglietto da visita della città, oggi è invece uno Sportello-Girone dantesco, dunque deve diventare un Settore capace di dare risposte veloci a chi viene a investire a Pescara. Aree di risulta: un veloce concorso di idee, i tre migliori progetti verranno sottoposti al vaglio dei cittadini perché la ‘democrazia partecipata’ non dev’essere solo una parola. Per realizzare poi il progetto, è evidente che dovremo recuperare risorse pubbliche perché più darà il pubblico, meno noi dovremo concedere ai privati in termini di gestione dei parcheggi, di tariffe e di volumi. Capitolo Urbanistica: prima abbiamo perso due anni e mezzo con Alessandrini che si è tenuto la delega, poi ha nominato un buon assessore, Civitarese, con il quale abbiamo collaborato per il Masterplan di Pescara sud, per le Nta e per la revisione dei comparti per abbattere l’Imu per i cittadini. Ora la nuova strategia dovrà puntare sulla rigenerazione urbana, sulla sostituzione edilizia, ovvero il Decreto Sviluppo. Dovremo rivedere il Piano Stralcio Difesa Alluvioni per sbloccare il vincolo che oggi c’è su mezza città, peraltro in mezzo c’è anche il Piano particolareggiato 2, quello delle aree portuali, ancora più strategiche delle aree di risulta, e vanno riviste anche lì le scelte urbanistiche, visto che oggi il piano regolatore del ’93 vi prevede alloggi popolari, quindi chiaramente si dovrà operare in variante. Poi, basta con le cessioni di fazzoletti di terra che non sono parchi e piuttosto rendiamo possibile monetizzare quelle cessioni al fine di realizzare un cospicuo fondo cassa per la realizzazione di veri standard, a partire dal Parco Nord, delimitato dal complesso de ‘Le Naiadi’, dalla strada parco e dalla Riserva Naturale di Santa Filomena. Al fine di dare concreta attuazione alla realizzazione del Parco, dopo decenni di tentativi vani, sarà valutato l’accordo con i proprietari delle aree per non gravare sulle finanze pubbliche con la filosofia del Masterplan, già approvato per le aree urbane di Pescara Sud. L’acquisizione delle aree potrà avvenire anche per eventuali lotti funzionali, ognuno facente parte del progetto unitario del Parco Nord. In alternativa a quanto sopra valuteremo il ricorso a procedure espropriative finanziate anche con i fondi del contributo straordinario dell’edilizia e con i proventi delle monetizzazioni alternative alle cessioni”. “La Lega – ha poi aggiunto Foschi – sarà intransigente contro gli abusi nell’edilizia residenziale pubblica e procederemo con l’immediata revisione del Pan della Riserva dannunziana, puntando sul recupero del lotto 5, oggi terra di degrado e prostituzione, ultima foresta italiana tra Ravenna e Vieste”. Laura Crivellone ha invece puntato sulla “pulizia della città, creando una rete tra amministrazione, Attiva e cittadini”. Rispondendo alle domande dei cronisti, i candidati hanno poi sottolineato come “nella prossima amministrazione sarà fondamentale governare il Consiglio comunale, come non è avvenuto con la precedente amministrazione di centrodestra. Il Consiglio è il luogo delle decisioni, quindi non possiamo mandare in giunta i più bravi o più votati, ma occorre garantire pari qualità. Sulle tasse, c’è in atto un Piano di riequilibrio che si chiuderà solo nel 2024 e la legge, al di là delle sciocchezze di qualche candidato, non permette di anticipare il suo termine, dunque sino a quella data nessuno potrà ridurre le tasse, tranne la Tari che si autofinanzia, dunque se funziona, tutti potremo pagare qualcosa di meno. Infine sul mercatino etnico, dal 27 maggio non potremo smantellarlo perché sono stati spesi 250mila euro e sono state assegnate delle concessioni. Di certo potremo garantire controlli rigorosi per impedire che torni a essere la vecchia casbah, questo a meno che il futuro sindaco non voglia finire dinanzi alla Corte dei Conti”.

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