Pescara. “La lettura delle parole del Presidente Sospiri rispetto alla questione riguardante le procedure Via del molo guardiano nord del costruendo porto di Pescara, lascia sgomenti. Le sue riflessioni denotano tutta la sua approssimazione tecnica e amministrativa, e sono chiaramente indirizzate solo a impacchettare uno spot elettorale in vista delle amministrative del 26 maggio”. Con queste parole il consigliere del Pd Antonio Blasioli risponde alle dichiarazioni del presidente Lorenzo Sospiri sulla deposizione delle integrazioni richieste dal coordinamento regionale per la Valutazione di Impatto ambientale inerente il progetto del Masterplan per la deviazione de porto canale.
“Evidentemente il presidente Sospiri – aggiunge Blasioli – dopo aver bisticciato con l’assessore Febbo per i Dea di secondo livello, ha pensato bene di farsi perdonare lodandolo per una questione di cui lo stesso Febbo è all’oscuro e su cui non ha mai proferito parola.
La verità è, invece, che il deposito degli atti al comitato Via da parte dell’Arap, soggetto incaricato dalla Regione all’utilizzo di 15 milioni di euro dal Masterplan, a cui si aggiungono 16 milioni di finanziamenti Cipe, tutti targati amministrazione D’Alfonso, sono un atto esclusivamente tecnico. Un atto procedimentale perfettamente in linea con l’impostazione attribuita alla realizzazione del molo guardiano nord e, di conseguenza, dell’intera infrastruttura portuale.
I vaneggiamenti del presidente del consiglio circa il “ginepraio” in cui ci avrebbe fatto piombare il governatore D’Alfonso nulla hanno a che vedere con un procedimento lineare che il tempo sta portando a compimento.
Invito quindi il presidente Sospiri ad occuparsi delle risorse aggiuntive di cui necessita il porto e non rivendicare meriti su risorse e procedure che mai questa maggioranza evanescente avrebbe potuto mettere in campo in questi mesi di nullità amministrativa.
Se Sospiri vuole, sono disponibile ad un confronto pubblico per dimostrare la provenienza delle risorse e delle procedure in atto, tutte portate avanti dal centrosinistra, e a metterle a confronto con quanto di nuovo avrebbe aggiunto il governo Marsilio al progetto del nuovo porto canale di Pescara”.