Politica

ZES, Febbo: “La priorità è l’approvazione”

Pescara. “Apprendiamo con stupore delle sollecitazioni che il Movimento 5 Stelle ci rivolge per conoscere il nostro pensiero sulla ZES. La curiosità, semmai, è tutta nostra e riguarda la loro posizione”. Così l’assessore regionale Mauro Febbo ha commentato la notizia del deposito di una interpellanza consigliare della consigliera Sara Marcozzi.

“ll ministro del Sud, Barbara Lezzi, autorevole fonte istituzionale e compagna di partito della Marcozzi, ha dichiarato, poche settimane fa in Parlamento, che non è possibile il passaggio dei porti di Ortona e Pescara all’Autorità portuale di Civitavecchia e non più di Ancona, eventualità inizialmente auspicata anche dalla precedente amministrazione, senza compromettere il progetto ZES, che già ha avuto dal Mit parere favorevole e dal Mise parere condizionato, che secondo lei sarebbe indissolubilmente legato ad Ancona perché il porto di Civitavecchia non ha i requisiti, affermazione che peraltro non trova alcun riscontro tecnico. La Regione Abruzzo – prosegue Febbo – in maniera molto chiara e con grande senso di responsabilità, individuerà la scelta più utile per la Regione. Abbiamo chiesto a tal proposito un parere al Ministro delle Infrastrutture e nel frattempo stiamo mantenendo la schiena dritta mantenendo aperto un dialogo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, rivendicando ruolo e attenzione per la portualità abruzzese e segnando l’avvio di una fattiva e concreta collaborazione anche in termini di risorse e investimenti. Il tutto nonostante quella frettolosamente presentata all’ultimo momento utile dal precedente Governo Regionale sia una perimetrazione inadeguata e irrispettosa delle necessità e priorità del sistema Abruzzo. Stiamo portando avanti un faticoso percorso di confronto e studio con le categorie produttive e professionali della nostra Regione per cogliere l’obiettivo nel più breve tempo possibile, indipendentemente dalla possibilità che avremo di trasferimento dei porti da una Autorità all’altra, coltivando in ogni caso la possibilità di fare protocolli d’intesa e convenzioni per promuovere il più ampio contesto dei collegamenti lungo l’asse balcanico-iberico”.

“Infatti – conclude Febbo – ribadiamo a chi fa finta di non sentire, un conto è la Zona Economica Speciale e un altro conto è il tema, non meno importante, dei corridoi europei di trasporto e comunicazione e tutte le tematiche che interessano la trasversalità, dal corridoio 5 alla realizzazione della c.d. “Via della Seta” “.

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