Pescara. “È gravissimo che il Presidente del Consiglio di Amministrazione di un Ente Pubblico dichiari la non genuinità del documento finanziario senza la sua preventiva analisi e relativa approvazione da parte dell’organo collegiale”. È quanto afferma l’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Mauro Febbo. “Evidentemente le esternazioni di Leombroni appartengono alla categoria delle “isterie da distacco” ovvero, di biblica memoria “muoia Sansone con tutti i filistei””.
“Non più di qualche tempo fa, non molto, quando il sottoscritto era Presidente della Commissione di Vigilanza in Regione, nel corso di un’audizione, Leombroni dichiarò che il 2018 e il 2019 sarebbero stati, per ARAP, gli anni del rilancio e che andava tutto per il meglio. Cos’è cambiato con l’arrivo dello spoil system? Se il bilancio 2018 è falso – continua Febbo – perché Leombroni non l’ha denunciato prima? Ed ancora: il bilancio 2018 non è il frutto di atti amministrativi che Egli stesso ha sottoscritto e se accorge solo il 13 giugno 2019? Peraltro, l’ufficio e il personale che ne hanno curato la redazione non sono sempre gli stessi che l’hanno visto portare all’approvazione ben quattro documenti, uno come Commissario e tre come Presidente? Cosa ha scoperto di così tanto grave e all’improvviso? Per caso confonde il falso in bilancio con atti idonei ad impedire la commissione di azioni arbitrarie ed illegittime?”
“A Giampiero Leombroni auguriamo un immediato e felice pensionamento – conclude Febbo – unito all’invito a riflettere sulle sue dichiarazioni, irresponsabilmente rese pubbliche in danno esclusivo degli onesti e preparati dipendenti dell’Azienda, nonché dei danni che sta facendo al mondo produttivo abruzzese, oltre a quelli che ha fatto con una gestione che non ho mai condiviso”.