Cultura e eventi

Forte dei Marmi, al Museo Ugo Guidi l’esposizione del pittore Stefano Acconci

Forte dei Marmi. Il Museo Ugo Guidi – MUG di Forte dei Marmi realizza il 154° evento d’arte presentando l’esposizione del pittore Stefano Acconci dal titolo “Visioni Cromatiche” a cura di Lodovico Gierut.

La mostra con esposizione dal 2 luglio e con presentazione critica di Lodovico Gierut e Marilena Cheli Tomei, sarà inaugurata al Museo Ugo Guidi alle ore 18 di domenica 7 luglio 2019.

Parte delle opere saranno esposte anche al Logos Hotel, via Mazzini 153, che sarà visitato dopo l’inaugurazione.

L’esposizione al MUG sarà visitabile fino al 14 luglio 2019 dalle 18 alle 20, martedì chiuso o su appuntamento al telefono 348-3020538 o museougoguidi@gmail.com. Mentre al Logos Hotel sarà sempre visitabile dalle 10 alle 23 tutti i giorni con ingresso libero.

“Le emozioni concentrate di Stefano Acconci”

Abbandonando temporaneamente, o forse definitivamente un percorso figurale, Stefano Acconci si presenta nella prestigiosa sede del museo toscano “Ugo Guidi” con una abbastanza recente serie di opere dettate – volta dopo volta – da una sorta di diario ad immagini nel quale racconta e si racconta sia spalancando le proprie “finestre” sul mondo (ma direi pure sulle situazioni che vede giorno per giorno), sia descrivendo, in continuità, quel certo intimismo di cui fa parte la stanza del suo “Io”.

I suoi molteplici momenti, tramite i quali in piena onestà mentale il pensiero si mostra in modo concreto tramite segni/segnali ricchi di colore, ne diventano “il Momento”, cioè a dire l’espressione piena per cui ciascun cassetto della memoria si apre, evidenziando un autonomo vocabolario, una propria grammatica tesa alla cosiddetta “esigenza comunicativa”.

Comunicare è dire, comunicare è fare e dare.

Stefano Acconci registra così sulla carta e sulla tela quei cromatismi che lo definiscono in modo pieno: la giornata malinconia dove emergono cromie prettamente scure, fa posto alla serenità di certe linee incrociate tese verso il blu, mentre – gli esempi non sono pochi – il rosso del sacrificio si abbina alle ferite bianche delle Apuane michelangiolesche.

Affermo da tempo che ogni creativo, quale ne sia la dimensione, va letto e visto e giudicato positivamente allorché riesce a svelarsi completamente.

Questo pittore pisano, uomo di cultura conosciuto anche per gli scritti sulla poesia e sull’arte, non cerca il successo né quel protagonismo altrove ormai tanto di moda sovente distratto e deturpato dalla superficialità: sente l’esigenza di esprimersi, di riempire uno spazio nel quale ospitare quei “pensieri” che in una sorta di fisicità cromatica si concretizzano nella variazione e nell’alternanza e nell’unione del colore, persino nella direzione e della pressione del pastello e della matita, o della pennellata d’acrilico o d’olio, che altro non sono che il “suo” linguaggio.

Lodovico Gierut

critico d’arte e giornalista

“Le opere di Stefano Acconci si sono ricollegate per scelta alle tecniche dell’arte informale, in cui l’espressività del gesto spontaneo rompe con la tradizione figurativa. Esiste uno stretto collegamento tra questa tipologia di arte, libera e anarchica, e le proiezioni del subconscio, in quanto la non convenzionalità dei codici espressivi e il loro libero manifestarsi permette all’osservatore di rilevare ciò che lo stesso artista ha lasciato fluire. E la geometrizzazione cromatica di Acconci è senz’altro la prima impressione che viene ricevuta.”

Marilena Cheli Tomei

saggista e storica

Visioni Cromatiche

Il titolo della mostra stesso rimanda ad un percorso da me intrapreso in questi ultimi anni, cammino che mi ha portato pian piano ad abbandonare per il momento un tipo di pittura figurativa, privilegiando una ricerca di tipo informale, cercando di dare un seguito a forme e colori con composizioni conformi a questo indirizzo.

I lavori che presento presso lo spazio del Museo Guidi vanno in questa direzione.

Paesaggi e sensazioni interiori si alternano quindi ad impressioni e stimoli provenienti dal mondo reale, da una realtà sempre più complessa e di difficile lettura.

Del resto si dipinge anche per questo: per tentare di dare un significato alle cose che ci circondano, un nostro contributo.

E’ questo il punto di vista che suggerisco ai visitatori della mostra, lasciandoli liberi di vedere nelle mie opere una loro visione personale.

Stefano Acconci

Pisa, Maggio 2019

Stefano G. Acconci, nato a Pisa il giorno 08/06/1968.

Dopo la Maturità classica conseguita presso il Liceo Classico Galilei di Pisa, nel 1988, presta servizio civile alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Pisa.

Dipinge come autodidatta dal 1994, frequentando corsi presso associazioni cittadine.

Nel 2006 consegue la laurea in Lettere, nel corso di laurea dell’Università di Pisa, in Cinema Musica e Teatro.

Durante l’anno 2010, nel mese di febbraio, tiene una mostra riassuntiva dei suoi lavori, presso il

Royal Victoria Hotel di Pisa, partecipando altresì a varie mostre individuali e di gruppo tra le quali le più significative sono: “Pietrasanta e Cefalù. Gemellaggio d’Arte a Pietrasanta a cura di Ludovico Gierut. Gemellaggio d’Arte a Pietrasanta e “Visitando Cefalù” a Cefalù.”2015. Dal 2011 partecipa attivamente alla manifestazione artistica: “Notte delle stelle” che si tiene ogni estate all’Oasi naturalistica della Lipu presso il Lago di Massaciuccoli. Mostra personale allo spazio Millennium a Marina di Pietrasanta, gennaio -febbraio 2016. Nei mesi di Giugno 2016-2017 partecipa alla manifestazione <Ponsacco Blues ”Bluesacco”> con pittura dal vivo. Dal 2018 due sue opere fanno parte della collezione “Cavallini-Sgarbi”. Vive e lavora a Pisa.

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