Cronaca

Sib Confcommercio Pescara su decisione di far restare i porti abruzzesi sotto l’autorità portuale di Ancona

Pescara. La Confcommercio Pescara, per bocca del presidente regionale SIB Confcommercio Riccardo Padovano esprime la sua più viva soddisfazione per la decisione di far restare i porti abruzzesi all’ interno dell’Autorità di Sistema di Ancona, e non come da molti paventato e spinto a passare in quella di Civitavecchia. “Cosa che, la Confcommercio aveva detto poco meno di un mese fa, in pieno dibattito politico, ricordando le ricadute negative che, il passaggio sotto l’Autorità Portuale di Civitavecchia, avrebbe comportato. Avevamo detto che gli scali portali abruzzesi sarebbero dovuti restare, a nostro parere, sotto Ancona, seguendo un ragionamento logico che teneva presente il fatto che una volta che con la legge di riordino del settore, i porti abruzzesi erano stati inseriti all’interno dell’Autorità Portuale marchigiana, ed essendo essa parte integrante della Zes (Zona Economica Speciale), un eventuale passaggio in un altro ambito, avrebbe avuto riflessi negativi, fino all’uscita dalla stessa Zes. I fatti – prosegue il presidente regionale della SIB Confcommercio – ci hanno dato ragione, dopo però che nella discussione politica sono state messe in piedi interrogazioni parlamentari e in Consiglio Regionale, dichiarazioni di ingenti, e opinioni e confronti, fino a quando è stata scritta la parola fine, con il pronunciamento dei Ministeri dei Trasporti e per il Sud che hanno detto, senz mezzi termini che i porti abruzzesi, sarebbero dovuti restare sotto Ancona, per non mettere a rischio la Zes, oggi legge”. Alla luce di quanto accaduto il presidente della SIB, rivolge un appello al presidente della Regione Marsilio, ai parlamentari e consiglieri regionali abruzzesi, affinché si lavori per il bene comune perché l’ importante, al di là dell’Autorità Portuale a cui si appartiene, oggi per la nostra regione è quella di ricorrere ad imponenti investimenti infrastrutturali per il potenziamento e il miglioramento dei collegamenti fra l’Abruzzo e l’altra sponda dell’Adriatico da una parte e con i porti del Tirreno dall’altra. Il tutto in una logica che vede oggi sempre più le merci viaggiare su rotaia e acqua e meno su gomma e allora sarebbe davvero il caso di fare squadra e fronte ci une affinché si provveda al miglioramento della linea ferroviaria Pescara-Roma da una parte, e al potenziamento e miglioramento dello stato dei nostri porti, perché oggi più che mai la partita si gioca su infrastrutture efficienti perché, come l’allungamento dell’asse attrezzato fino al porto di Pescara e anche da un ritorno anche al collegamento fra Pescara e la Croazia e i Paesi dei Balcani, o ancora al rendere efficienti e fruibili le banchine dello scalo Portuale adriatico con lo svolgimento di ma infestazioni ed eventi. Solo così si potrà sperare in quel salto di qualità tanto auspicato, ma ancora lungi dall’essere realizzato”.

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