Politica

Pescara, Foschi (Lega) su vertice problematiche tassisti

Pescara. “Un ordine del giorno con il quale inviteremo il sindaco Masci e la giunta ad aprire un dialogo con la Regione Abruzzo per difendere il principio di territorialità nella vertenza dei tassisti pescaresi e a fissare quei paletti utili a impedire una concorrenza sleale da parte dei colleghi di Chieti nel lavoro all’interno dell’area aeroportuale. È quello che redigerà la Commissione Sicurezza come concordato nel corso della seduta odierna e che presenteremo nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale, mercoledì 31 luglio”. Lo ha ufficializzato il Presidente della Commissione Sicurezza Armando Foschi, consigliere comunale del Gruppo Lega. Presente alla seduta due rappresentanti dei tassisti, Salvatore Lovaglio e Raffaele Soccio, e l’assessore delegato Luigi Albore Mascia, oltre al dirigente Giuliano Rossi.
“Nella seduta odierna – ha spiegato il consigliere Foschi – abbiamo affrontato di nuovo il nodo del servizio taxi svolto all’interno dell’aeroporto, al centro, negli ultimi anni, di forti polemiche e scontri verbali per l’ingerenza dei colleghi di Chieti che rivendicano stalli fissi all’interno dell’area aeroportuale per poter prelevare, a detta loro, i clienti di Chieti e portarli a casa. Per anni si è cercata una mediazione e una possibile forma di accordo tra le municipalità coinvolte, senza riuscire a raggiungere una sintesi, tanto da rimandare l’intera vicenda nelle mani della Regione Abruzzo e proprio per mercoledì prossimo, 31 luglio, è fissata l’ultima seduta della Commissione Taxi regionale la quale dovrebbe trovare un punto d’incontro tra Pescara e Chieti. L’ipotesi trapelata nelle ultime ore parla della possibilità di ridistribuire i 10 stalli taxi presenti in aeroporto, assegnandone 8 ai tassisti pescaresi e 2 ai tassisti di Chieti, fermo restando che Teramo e L’Aquila hanno già espresso il proprio disinteresse al servizio e il Comune di San Giovanni Teatino non ha più licenze taxi. Tale ipotesi però è già stata rigettata dalle rappresentanze sindacali dei tassisti di Pescara per una ragione molto semplice, ovvero: oggi un tassista di Chieti può già svolgere il proprio servizio, ossia può trasportare sin dentro l’aeroporto un cittadino di Chieti che deve prendere un aereo o, al contrario, può già attendere in aeroporto un cliente di Chieti che atterra per riportarlo a casa. Dunque il servizio, così come previsto dalla normativa, può già essere svolto senza il bisogno di avere uno stallo fisso”. “Il problema – ha aggiunto il consigliere Berardino Fiorilli – è che quello stallo fisso rischia di diventare un ‘cavallo di Troia’, ovvero la presenza fissa in una postazione non impedirebbe delle ingerenze da parte del tassista di Chieti che, trovandosi dinanzi a un cliente che ha bisogno del servizio, magari deve raggiungere mete diverse da Chieti stessa, generando una concorrenza sleale oltre che un servizio illegittimo. E purtroppo le possibilità sono elevate visto che, a conti fatti, è vero che l’aeroporto di Pescara serve al 99 per cento Pescara e provincia. È allora chiaro che a questo punto la scelta dev’essere politica, ossia è il Presidente della Regione che deve assumere una decisione, tenendo conto, innanzitutto, della spiccata territorialità del servizio stesso. Spiace dover constatare che dopo cinque anni di assenza dal Comune, ritrovo la vertenza nello stesso punto in cui l’ho lasciata nel 2014 come assessore delegato, segno della stasi degli ultimi cinque anni”. A questo punto il capogruppo Lega Vincenzo D’Incecco ha proposto “la predisposizione di un ordine del giorno da sottoporre al voto del Consiglio mercoledì prossimo, 31 luglio, in cui invitiamo il sindaco e la giunta ad assumere contatti immediati con il presidente della Regione Abruzzo Marsilio e con il sottosegretario D’Annuntiis per difendere le ragioni dei tassisti pescaresi e, ricordando le ingerenze già verificatesi in passato, chiedere l’assegnazione delle postazioni fisse solo ai tassisti di Pescara, ferme restando le prerogative dei colleghi di Chieti a svolgere il servizio nelle modalità consentite dalla norma. Ovviamente ci attendiamo una reazione da parte dei consiglieri regionali di Chieti ma siamo pronti a difendere le ragioni della città”. Il consigliere Fabrizio Rapposelli, Fratelli d’Italia, ha chiesto che all’ordine del giorno “sia allegato anche un parere di merito del dirigente Rossi sulle modalità di svolgimento del servizio”.

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