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Condanna omicidio Sarah Scazzi, Borgogno su Radio 24: “Processo falsato dal clamore mediatico”

Taranto. “Questo processo ha avuto un eco mediatico veramente enorme e quindi questo certamente ha condizionato anche l’esito del giudizio”: così Roberto Borgogno, Avvocato di Cosima Serrano, ha dichiarato nell’intervista rilasciata a Raffaella Calandra che andrà in onda sabato 25 febbraio all’interno di Storiacce, su Radio 24, commentando la sentenza definitiva della Corte di Cassazione che ha condannato Sabrina Misseri e Cosima Serrano all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi avvenuto nell’agosto del 2010 ad Avetrana. “Il processo mediatico – ha aggiunto l’avvocato Borgogno – ha queste caratteristiche di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su una determinata ricostruzione dei fatti, che poi naturalmente viene discussa sui mezzi di comunicazione di massa e, nella misura in cui poi viene portata avanti anche dai commentatori, prende piede e condiziona inevitabilmente anche la decisione dei giudici. Tanto più in processi come questi che si svolgono davanti alla Corte d’Assise dove fanno parte del collegio anche dei giudici popolari, sensibili agli umori dell’opinione pubblica, ma anche ancora più sensibili ai messaggi che lanciano la televisione o i giornali”. In Corte di Cassazione non ci sono giudici popolari, “però – ha aggiunto l’Avvocato di Cosima Serrano – arrivano delle sentenze pronunciate in due gradi di giudizio con argomenti che si sono stratificati nel tempo e anche la possibilità di incidere da parte della Corte di Cassazione è limitata. Nei giudizi di merito credo che l’influenza dei media abbia molto pesato”.

Nell’intera intervista rilasciata a Raffaella Calandra e che andrà in onda sabato 25 febbraio alle 21.30 a Storiacce su Radio 24, l’Avvocato Borgogno ha annunciato il ricorso alla Corte europea: “Riteniamo che ci siano state delle violazioni di principi fondamentali – ha spiegato Borgogno – in particolare il principio del contraddittorio e la possibilità per la difesa di esaminare, nel contraddittorio tra le parti, i testimoni che sono stati fondamentali per l’accusa. E questi principi, naturalmente, nella misura in cui potremo farli valere, anche in sede europea, li faremo senz’altro valere”.

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