Chieti. “Periodicamente la città di Chieti si sveglia e grida allo scippo”.
Si legge così in una nota del comitato cittadino chietiscaloNoi, che prosegue: “Più di venti anni fa con soldi pubblici è stato realizzato il rimessaggio della filovia di Santa Filomena di Chieti, struttura che presenta idonei spazi per la custodia dei mezzi di trasporto pubblico con tutti gli annessi spazi per officine e uffici; struttura in abbandono per anni utilizzata per fiere, peste di partito palestre e stoccaggio rifiuti, dove ha trovato sede, in una parte della sessa, la Formula Ambiente.
Nessuna Amministrazione che si è avvicendata si è posta il problema di come rendere funzionale detta struttura alle finalità per le quali è stata realizzata e che certamente avrebbe potuto fruttare entrate al Comune di Chieti visto che la TUA paga l’affitto ad un privato in un luogo, tra l’altro, accidentato per le operazioni di ingresso e uscita degli ingombranti mezzi.
Si grida allo scippo senza pensare che finiti i tempi delle vacche grasse anche la TUA si fa i propri conti.
Si vuole coinvolgere il Presidente Marsilio sul caso, si spieghi al Presidente che a Santa Filomena di Chieti esiste una struttura pubblica idonea ad ospitare le funzioni adesso svolte in una struttura privata, altrimenti invitiamo Noi il Presidente Marsilio e la Meloni ad un sopralluogo della struttura.
Gli “strilloni dello scippo” dovrebbero rivendicare gridando forte e chiaro un intervento della Corte dei Conti sull’uso del denaro pubblico in considerazione della presenza sul territorio di strutture pubbliche realizzate allo scopo con soldi dei contribuenti e che sono inutilizzate e/o sottoutilizzate.
ChietiscaloNoi invita a prendere in considerazione il trasferimento a Santa Filomena di Chieti, in edifici pubblici, le attività in essere in una struttura provata”.
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