Cultura e eventi

Zoo Music Fest, a Pescara il concerto di Calcutta. Opening acts i Fanoya e Clavdio

Pescara. Nell’ambito di ESTATICA 2019, nel cuore della costa adriatica, nella città più giovane d’Abruzzo, nell’area del porto turistico di Pescara, dall’idea di Ventidieci, Alhena Entertainment, M&P Company – tre aziende leader di settore in ambito regionale e nazionale – nasce ZOO MUSIC FEST, un festival che inserisce musica indipendente, rap e tendenze nuove in un unico cartellone.

Lo ZOO MUSIC FEST già dalla prima edizione si presenta come uno dei principali festival italiani grazie ad una line up straordinaria: 6, 8 e 10 agosto i live di SALMO, CALCUTTA, CARL BRAVE.

Ad aprire i tre concerti sei nomi di rilievo: prima di Salmo (6 agosto) il rock dei Linea 77 e il rap di Dani Faiv (collettivo Machete); ad anticipare lo show di Calcutta (8 agosto) i Fanoya la cui ricerca musicale è rivolta al synth-pop più moderno e Clavdio, ultima scoperta discografica dell’etichetta Bomba Dischi. Saranno infine Angelica, voce della nuova scena cantautore femminile italiana e l’intensa sinergia del duo La Municipal ad esibirsi prima di Carl Brave (10 agosto).

Il sole, il mare, la musica e gli artisti più seguiti del panorama musicale italiano creano così una combinazione perfetta. Biglietti in vendita sui circuiti TicketOnewww.ticketone.it e Ciaotickets www.ciaotickets.com.

Produzione ZOO MUSIC FEST

Ventidieci Alhena Entertainment M&P Company

CALCUTTA

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Il suo disco “Mainstream” uscito nel 2015 ha sparigliato generi, appartenenze e definizioni. CALCUTTA ha marcato una linea di confine nel modo di intendere la musica indipendente partendo da outsider, da artista di culto, con un percorso fuori dagli schemi canonici del music business, ma attirando verso di se una curiosità sempre crescente. Merito delle melodie contagiose delle sue canzoni che lo hanno reso un fenomeno irresistibile. La sua scrittura pop non ha pari in Italia e l’attenzione trasversale di pubblico, stampa e social network ne sono la riprova costante. Un successo testimoniato anche dal disco d’oro raggiunto da “Oroscopo”, uno dei brani più trasmessi dell’estate 2016, e da canzoni come “Cosa mi manchi a fare”, “Frosinone”, “Gaetano” che registrano ormai milioni di visualizzazioni su Youtube e sui portali di streaming. A fine 2017 Calcutta si è riaffacciato sulle scene con “Orgasmo” una nuova canzone che ha subito colto nel segno. Il brano ha totalizzato oltre 10 milioni di stream su YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, è salito fino alla posizione #5 sulla Spotify Chart e per la prima volta l’ha proiettato nella Top 50 dell’Airplay Chart di EarOne. A inizio febbraio è stata la volta di “Pesto” che ha ulteriormente rinvigorito entusiasmi e attese. Il 25 maggio 2018 arriva finalmente il nuovo disco. Si intitola “Evergreen” ed è anticipato dal terzo singolo “Paracetamolo”. Un Pop stralunato dal retrogusto psichedelico e dal doppio principio attivo, agisce rapidamente prima con un riff di chitarra che si incolla alle orecchie, poi con il ritornello “sento il cuore a mille” lanciato verso l’infinito. E poi c’è il live. Solo chi ha avuto la possibilità di vederlo in azione durante un concerto ha potuto testare con i propri occhi il magnetismo di questo musicista che ha raccolto consensi unanimi tra le platee di tutta Italia. L’estate 2018 ha segnato il suo ritorno sui palcoscenici con l’affascinante appuntamento in due location diametralmente opposte, ma ugualmente e diversamente evocative: lo Stadio Francioni di Latina (21 luglio), lo stadio della sua città, e l’Arena di Verona (6 agosto). Un abbraccio di oltre 30000 persone tra Latina e il sold out di Verona. Il live all’Arena di Verona è diventato anche un film concerto proiettato in oltre 150 cinema su tutto il territorio nazionale. “Calcutta Tutti in Piedi”, distribuito da Lucky Red per la regia di Giorgio Testi, è il racconto per immagini di quella incredibile serata. Calcutta torna dal vivo per estate 2019 dopo il tour tutto esaurito nei palasport.

FANOYA

Dopo i tre singoli, “Ricordi gli accordi”, “Torno giovedi” e “Ti ho trovata su tinder”, il 19 Luglio è uscito “Generazione sushi” il primo disco dei FANOYA prodotto da Ventidieci e distribuito da Artist First. Il disco è una fotografia della società contemporanea, tra aperitivi, social, precarietà lavorative e app di incontri, le canzoni raccontano di modernità, sogni irrealizzabili, storie d’amore (in)finite e quotidianità, attraverso sonorità pop che rimangono in testa. Il tema del ricordo, tema centrale del disco è sempre declinato in maniera agrodolce, una piacevole nostalgia che non è un fardello di esperienze e sentimenti, ma un filtro fluorescente con cui osservare il presente, per restare leggeri. Quella dei Fanoya (Giacinto Brienza (voce/ chitarra) e Leone Tiso (synth)) è una storia fatta di oggetti: cresciuti tra un vecchio registratore Grunding e una tastiera Casio la loro è una ricerca musicale rivolta al synth-pop più moderno, in cui analogico e digitale si confondono, si mescolano, si intrecciano proprio come passato e presente.La produzione artistica è stata curata dal team di Indigo Music: Fabio Rizzo, già al lavoro con Eugenio in via di Gioia, Dimartino e Donato Di Trapani, nuovo tastierista di Paolo Nutini. Il mixing è stato affidato a Francesco Vitaliti e il mastering è firmato da Giovanni Versari (Thegiornalisti, Muse).

CLAVDIO

CLAVDIO è la nuova scoperta di casa Bomba Dischi. Voce profonda e testi sospesi magistralmente tra ironia e amarezza. Il suo brano d’esordio “Cuore” (a cui è seguito dopo qualche mese il secondo brano dall’impasto più minimale “Ricordi”) ha colpito subito nel segno entrando nel circuito radio mainstream e mietendo milioni di visualizzazioni sulle piattaforme digitali. Una vera e propria rivelazione che ancora deve esprimere appieno il potenziale di Togliatti Boulevard, suo album d’esordio uscito il 29 marzo 2019 (Bomba Dischi/Universal). “Questo disco è stato scritto dove capitava, per la maggior parte in macchina, uscivo da casa la mattina portandomi dietro la chitarra, al ritorno dal lavoro mi fermavo da qualche parte per portare avanti un’idea, o per chiudere la scrittura di un pezzo, perché tornare a casa voleva dire mettere il punto alla giornata, ma anche perché non avevo posti attrezzati per registrare e stare tranquillo. Per registrarlo mi sono attrezzato un po’ ovunque, casa, casa di mio cugino, box, box condiviso, studio per alcune voci visto che ad una certo punto per spostarmi di qua e di la con la strumentazione hanno finito per rubarmi microfoni ed altro dalla macchina. Insomma un disco fisicamente difficile”.

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