Politica

“Così è… se vi pare” al Teatro della Visitazione di Roma

Roma. L’Associazione Culturale “Riccardo De Cicco” in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Zitti e mosca” presenta ‘Così è…(se vi pare)’ di Luigi Pirandello al Teatro della Visitazione di via dei Crispolti, 142 a Roma. Lo spettacolo diretto da Alberto Mosca è in scena dal 28 febbraio al 12 marzo. Nel cast: Alberto Mosca, Chiara Pavoni, Antonio Ribisi La Spina, Cristina Cirilli, Simone Destrero, Giovanna Cappuccio, Mirella Cicilano, Tania Lettieri, Massimo Zanuzzi, Antonio Meli, Vincenzo Mariano Musmanno, Carmela Ricci, Claudia Abbate, Thierry Di Vietri. Assistente alla regia Pamela Parafioriti, suono e luci di Matteo De Padova, costumi di Roberta Budicin, scenografie di Fulvio Ferrara. Riprese video di Massimo Betti.

 

Sinossi. Scampati ad un terribile terremoto, il Signor Ponza, con la la Signora Frola, sua suocera e la moglie, si stabiliscono in un piccolo paese. Qui vengono subito coinvolti nei più beceri pettegolezzi, che dipingono il signor Ponza come un mostro che impedisce alla suocera di vedere la figlia tenuta chiusa a chiave in casa. Il consigliere Agazzi, superiore del signor Ponza, si reca dal prefetto affinché chiarisca la vicenda. Questa richiesta provoca l’ilarità del cognato di questi, Lamberto Laudisi, che rappresenta Pirandello, il quale difende i nuovi arrivati affermando l’impossibilità di conoscere gli altri e la verità assoluta. La signora Frola ed il signor Ponza diventano oggetto di un vero e proprio interrogatorio. I due si difendono accusandosi, vicendevolmente, di essere pazzi. Nel tentativo di risolvere l’enigma, il consigliere Agazzi organizza un incontro tra suocera e genero: ne derivano scene di concitata violenza. Ll’unica in grado di risolvere la questione mettendo a conoscenza di tutti la verità è la moglie del signor Ponza…

 

Note di regia. L’inconoscibilità della realtà: un tema molto caro a Pirandello. Impossibilità di conoscere gli altri. Ognuno può dare una propria interpretazione che può non coincidere con quella degli altri. Relativismo forme, dunque, dove si nega la realtà di ciò che esiste in senso assoluto e non può essere falso; delle norme sociali accettate in una cultura ben definita nel tempo e nello spazio; dell’esteriorità e, più in generale, della verità assoluta. Una scena nella scena. Vista, in questo contesto, come il grande, immobile involucro virtuale che ingloba e fagocita sempre di più la nostra esistenza. E dove gli stessi attori, attraverso una (quasi) consapevole ammissione, rappresentano il dipanarsi della moderna quotidianità. Un intreccio subdolo e malsano di interpretare, attraverso una nuova distorta forma di comunicazione, la soggettiva rappresentazione della duplicità dell’esistenza umana. Che è, per ciascuno, come a lui pare. Inutile affannarsi a trovarne una. Lascio che sia lo spettatore a cogliere da solo quale sia il significato di ciò che vede.

«Eh caro! Chi è il pazzo di noi due? Eh, lo so: io dico tu! E tu col dito indichi me…

 

Teatro della Visitazione – via dei Crispolti, 142 Roma

Dal 28 febbraio al 12 marzo 2017

Dal martedì al sabato h 21.00 – Domenica h. 18.00

Per info e prenotazioni: 3337783737 – 3273287810 – teatrodellavisitazione@gmail.com

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