Politica

Naiadi, Pd: “L’incertezza sulla riapertura danneggia utenza, lavoratori e Pescara”

Pescara. Si è svolta stamane davanti al complesso sportivo delle Naiadi la conferenza stampa dei consiglieri comunali e regionali del Pd sui tempi di ripresa dell’impianto e sullo stato dell’arte circa il project financing che ne determinerà il futuro rilancio. Erano presenti i consiglieri regionali Antonio Blasioli e il capogruppo Silvio Paolucci e i consiglieri comunali Piero Giampietro, Stefania Catalano e Francesco Pagnanelli.

“Abbiamo scelto di incontrarci davanti alle Naiadi per denunciare lo stato di questa piscina – esordisce il consigliere regionale Antonio Blasioli – Lo facciamo a pochi giorni da settembre, mese in cui tutte le famiglie fanno riprendere l’attività sportiva ai propri figli, per smascherare l’inaugurazione-farsa che gli assessori regionali Liris e Febbo, il presidente del Consiglio regionale Sospiri, il consigliere regionale Testa e il sindaco di Pescara Masci hanno fatto l’11 luglio e per denunciare l’assoluta mancanza di certezze da allora a oggi, come ci hanno confermato stamane anche gli attuali gestori che aspettano anche loro certezze per far ripartire le attività. Si tratta di una vicenda che ha dell’incredibile, che dimostra la grande faciloneria di questa Amministrazione regionale nell’affrontare vertenze importanti, com’è accaduto con Mercatone uno e le Terme di Caramanico. Veniamo ai fatti: il 13 giugno sono state consegnate le chiavi ai nuovi gestori, la società Pinguino (capofila di 4 soggetti) e a fine giugno l’impianto ospita già un torneo di pallanuoto. Nel frattempo la Regione effettua dei lavori per riaprire l’impianto e l’11 luglio si tiene la festa di inaugurazione, parliamo quindi del giorno successivo alla rovinosa grandinata che ha colpito Pescara. Siamo certi che ci siano stati danni a seguito di quell’ondata di maltempo, ma a quel punto perché annunciare con una festa e con tanto di benedizione la riapertura delle piscine per il 15 luglio se si sapeva che sarebbe stato impossibile? La verità è che l’impianto manca di tante certificazioni, alcune scadute, e bene ha fatto la Pinguino (insieme alle altre tre società che si sono aggiudicate la gestione provvisoria) a pretenderle tutte prima di iniziare l’attività. Ci chiediamo però se di tale circostanza fosse a conoscenza il servizio del Patrimonio e siamo curiosi di sapere anche chi e come abbia potuto autorizzare un torneo di pallanuoto a fine giugno senza queste certificazioni. Io credo che questa Amministrazione regionale faccia le cose con grande faciloneria, stando a come ha affrontato questa vicenda e altre vertenze come Mercatone uno e le Terme di Caramanico. Non siamo qui solo per denunciare questo stato di cose, siamo qui per chiedere tempi certi. Sono usciti comunicati che parlavano di una riapertura per il 15 luglio, slittata poi all’inizio di agosto, poi ancora a dopo ferragosto e ogni volta abbiamo aspettato con calma di capire, finché nessuno ha dato più una data. Ora leggiamo che “forse” sarà per settembre, ma c’è grande incertezza, mentre chi usa questo impianto, chi ci lavora, la città, la squadra di pallanuoto che dal 7 settembre deve riprendere l’allenamento e deve farlo qui, tutti hanno bisogno di certezze per organizzare qui la propria attività e il proprio futuro”.

“Il caso delle Naiadi rende ancora più evidente che questa è una Giunta lenta – sottolinea il capogruppo Pd Silvio Paolucci – Marsilio si è insediato il 6 marzo, il 6 settembre saranno trascorsi sei mesi, le elezioni si sono svolte sette mesi fa e a settembre migliaia di persone fra famiglie che non sanno dove iscrivere i propri figli, atleti e i soggetti che fanno educazione sportiva e scuola nuoto che non possono organizzarsi. Al contempo c’è il tema dei dipendenti che hanno un accordo verbale sul futuro, ma sono in attesa di un contratto da sottoscrivere e non c’è all’orizzonte alla soluzione definitiva per il rilancio di questo complesso. A tutto questo è necessario provvedere per tempo, dando seguito agli annunci che fatti”.

La Regione, dopo un primo investimento di €. 100.000 euro pare stia investendo ancora 162.000 euro per l’antincendio e le altre certificazioni, ma con una lentezza capace di pregiudicare anche lo sviluppo futuro del complesso. “Un altro aspetto che ci preme toccare è contenuto in un’interpellanza che ho depositato il 9 luglio in Regione – riprende Blasioli – Il complesso è stato oggetto di una proposta del Project financing che prevede la spesa di 10 milioni di euro e che il cui iter deve partire dal 31 luglio 2020, terminata questa fase di aggiudicazione provvisoria. La proposta a seguito delle nostre richieste è stata inserita il 20 maggio 2019 nel Piano triennale delle opere pubbliche, ma ad oggi, nonostante ci sia già stata la verifica della congruità da parte della Commissione competente, non è stata ancora oggetto di un avviso pubblico. I tempi dell’avviso, fino all’aggiudicazione, sarebbero mediamente di 6 mesi: da qui sorge il dubbio che all’atto di programmazione di questa Giunta, che segue il lavoro della Giunta precedente, faccia seguito uno stancheggio tale da portare alla proroga agli attuali affidatari provvisori, oltre la data del luglio 2020, rinunciando così a un piano di investimenti da 10 milioni che sarebbe invece di grande importanza per l’impianto e tutti i soggetti coinvolti”. Nel project financing presentato dall’Asd Pescara 1987 e landBau- Società di Ingegneria Srl le due società propongono interventi diversi: la riqualificazione del blocco comprendente la piscina olimpionica e la realizzazione della sua copertura; la ristrutturazione con ampliamento del blocco centrale dedicato ad accessi e spogliatoi; la realizzazione di un Fitness Center, la ristrutturazione del blocco dedicato alla piscina storica da destinare alla Phisiotherapy, Care & Rehabilitation e la ristrutturazione del Palapallanuoto da destinare a Waterpolo Academy. Il tutto, a fronte della gestione delle strutture e delle attività svolte all’interno del centro sportivo natatorio.

“Ad oggi non è stata lanciata alcuna campagna di abbonamenti in un momento in cui sia le famiglie, sia le società, iniziano a programmare per il prossimo anno, vuoi per i figli e vuoi per gli atleti – rimarcano i consiglieri Piero Giampietro, Stefania Catalano e Francesco Pagnanelli – Tant’è che molti hanno scelto altre piscine del territorio e questo è sicuramente svantaggioso per le Naiadi, specie perché parliamo di un complesso che conta tra i 1.300/1.400 accessi giornalieri. Lo è anche per i lavoratori: ad aprile 2019 lavoravano alle Naiadi 33 dipendenti (dipendenti della sola struttura), ad essi si aggiungevano 40 persone in collaborazione sportiva con le Associazioni che vi operavano e mediamente ciascuno dei 33 dipendenti ha 3 mensilità non pagate. Alcuni si sono già ricollocati altrove, mentre 25 circa, grazie alla CGIL, hanno raggiunto un accordo verbale con la società Pinguino, ma parliamo di un accordo raggiunto e non sottoscritto, perché giustamente è difficile sottoscrivere un accordo senza avere la disponibilità delle piscine. Situazione che non può più durare a lungo e troviamo assurdo che non ci sia anche il Comune a sostenere queste ragioni. Masci in campagna elettorale si è occupato più volte della questione, è anche venuto a parlare con i lavoratori, ma non preme per la riapertura: ci meraviglia il suo silenzio, ci saremmo aspettati sostegno da parte sua a nome del Comune, perché questa situazione è un danno grande per la nostra città.

La conferenza non nasce per fare inquisizione, concludono i consiglieri: “Non chiediamo, infatti, se la struttura è stata affidata il 13 giugno, chi di fatto sta spendendo ancora fondi e se detti fondi siano pubblici per gli impianti e non chiediamo nemmeno come sia stato possibile svolgere a fine giugno un torneo di 32 squadre provenienti da tutta Europa, senza le certificazioni, anche se si tratta comunque di due fatti rilevanti. Speriamo che questo nostro dubbio venga smentito dalla conclusione dell’iter, sapendo con certezza cosa è stato fatto per il bando del project financing e come mai, benché tutte le procedure siano state espletate, non sia stato ancora pubblicato. Oggi noi chiediamo ciò che avrebbe dovuto chiedere il Sindaco Masci, visto che le piscine sono su territorio di Pescara, ma fanno capo alla Regione e vista la sua grande affezione all’argomento fino all’inaugurazione. Noi vogliamo oggi certezze sui tempi della riapertura e sul suo utilizzo per la prossima annualità, perché è necessario dare risposte all’utenza, ai dipendenti e anche alla città”.

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