Cronaca

“I borghi più belli d’Italia”, visita di una delegazione cinese

Pescara. Si è svolta stamane, 23 agosto 2019, presso la Sala Consiliare Tinozzi della Provincia di Pescara, la conferenza stampa indetta da Antonio Di Marco, coordinatore regionale Abruzzo-Molise del Club de “I borghi più belli d’Italia”, in occasione della visita di una delegazione cinese di rappresentanti politici del municipio di Zhengzhou, una delle più importanti città della Cina centrale, centro politico, economico, tecnologico ed educativo e capitale della provincia di Henan, con oltre 8 milioni di abitanti.
La missione cinese, grazie anche alle ottime relazioni socio-istituzionali intrattenute tra il coordinatore Antonio Di Marco e stakeholders locali esteri, sarà in visita due giorni per valutare investimenti sul territorio e “questo breve soggiorno costituisce già una grande opportunità da cogliere per mostrare loro l’Abruzzo più vero e autentico attraverso i nostri Borghi più belli e il loro prezioso patrimonio storico, culturale e immobiliare”.

Ad accogliere la delegazione, assieme al coordinatore regionale del Club Antonio Di Marco, ai consiglieri provinciali Gianni Chiacchia e Domenico Vespa e agli amministratori dei Comuni del club de “I borghi più belli d’Italia” Abruzzo-Molise, c’era la dott.ssa Hong Ji, rappresentante in Italia della provincia cinese di Henan, che già negli scorsi anni ha avuto incontri ai massimi livelli istituzionali, tra cui il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.

La Missione Cinese è composta dai seguenti delegati:
• Wang Guixin – Vicedirettore del comitato permanente del Congresso popolare di Zhengzhou
• Zhang Hui – Vice Segretario Generale / Direttore dell’ufficio generale del comitato permanente del Congresso popolare municipale di Zhengzhou
• Ma Guoli – Vicedirettore dell’ufficio della Commissione per gli Affari esteri del Comitato municipale di Zhengzhou
• Li Xingfu – Direttore del Comitato permanente del Congresso popolare di Zhengzhou, filiale del distretto di Gaoxin
• Li Changyi – Direttore del Comitato permanente del Congresso popolare di Zhengzhou, filiale del distretto di Zhongyuan
• Yuan Weidong – Direttore dell’Ufficio dei servizi per l’industria emergente dell’Ufficio per i servizi per l’industria emergente della zona di sviluppo economico e tecnologico di Zhengzhou

ANTONIO DI MARCO: “La visita e le relazioni che intratterremo con i massimi rappresentanti di questa importante realtà metropolitana della Cina è motivo di orgoglio e una preziosa occasione per i nostri borghi, per attivare una sinergia con le forze istituzionali, politiche, economiche ed imprenditoriali.
I nostri piccoli e caratteristici borghi sono parte integrante del patrimonio storico e artistico italiano e grazie alla valenza storica del territorio, le risorse attrattive e la disponibilità della comunità locale potremo elaborare concretamente strategie di sviluppo, proposte progettuali e avviare investimenti che possano far tornare i borghi ad essere il centro dell’organizzazione delle attività e dell’economia, in una visione di sviluppo sostenibile dell’intero territorio regionale.”

ZHENGZHOU è una delle più importanti città della Cina centrale, centro politico, economico, tecnologico ed educativo e capitale della provincia di Henan, soggetto a un forte fenomeno di espansione urbana, veicolato da nuove politiche d’infrastrutturazione territoriale. La sua prefettura si estende su una superficie di 7.446,2 km² con oltre 8 milioni di abitanti. La città si trova a circa 700 km da Pechino e a 1000 da Shanghai, raggiungibili attraverso il sistema di ferrovie (treno ad altissima velocità) di cui ZhengZhou è un nodo importante nella regione.
La storia del luogo, la radicalità delle trasformazioni in atto, le prospettive che lo investono fanno di questo territorio un laboratorio ove è possibile osservare come stia progressivamente evolvendo il modo di “fare città” in Cina.
Fondata 3.600 anni fa, a fine XIX secolo Zhengzhou presenta un’estensione che supera di poco i due chilometri quadrati. Un centro provinciale il cui destino cambia radicalmente a partire dal 1906, anno in cui il governo centrale decide di realizzare due fra le maggiori arterie ferroviarie del Paese: la linea Pechino-Hankou e la linea Lianyungang-Lanzhou.
La città viene scelta quale luogo d’interscambio fra queste due rotte. Una scelta che caratterizzerà fortemente la storia del luogo. Grazie a tale infrastruttura, negli anni successivi Zhengzhou cresce e acquisisce sempre maggiore importanza a livello nazionale. Nel 1922 il Governo riconosce la città come polo commerciale della regione. Vengono così redatti i primi piani di espansione urbana (1922-1946) e si smantella l’antica cinta muraria (1928). Nel 1947 Zhengzhou ha raddoppiato la sua estensione attraverso un’espansione che vede la città storica diventare sempre più marginale e il polo ferroviario acquisire sempre maggiore importanza.
Nel periodo successivo alla Rivoluzione, il primo piano quinquennale designa Zhengzhou quale uno dei sei principali poli di lavorazione del cotone della Cina. Al commercio si sostituisce l’industria, ma il perno della città rimane l’infrastruttura ferroviaria.
Nel 1957 Zhengzhou viene nominata capitale politica dell’Henan e, a seguito delle riforme economiche degli anni ’80, conosce una forte fase di espansione che subisce un’accelerazione a partire dai primi anni Duemila. In questo periodo la Municipalità promuove l’ambizioso progetto per la new town di Zhengdong. Il fulcro rimane sempre la ferrovia: una nuova linea ad alta velocità che taglia la Cina promuovendo indirettamente la realizzazione di grandi manufatti nei pochi punti in cui collide con il suolo. Zhengdong è questo: un polo ferroviario che diventa occasione per la progettazione di un’area urbana di 150 kmq a est del nucleo cittadino esistente, con l’ambizione, a partire da qui, di ricoprire un ruolo di primaria importanza nello scacchiere cinese.

Related posts

Chieti, l’emergenza Coronavirus non ferma le attività del Centro Antiviolenza Alpha Comunale

redazione

Azione Civile è accanto a chi denuncia e lotta contro ogni mafia. “Rancitelli è la punta dell’iceberg di un cancro mafioso diffuso”

redazione

Fuggiti dalla Nigeria, sposi a Fossacesia: la bella storia di Augustine Obina e Bumi

redazione

Lascia un Commento

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. OK Continua a leggere

Privacy & Cookies Policy