Politica

Claudio Croce su incontro con Marco Camplone su costituzione Nuova Pescara

Pescara. “Istituire la Nuova Pescara significa fare un progetto finalmente di una vera grande città che conterà almeno 170mila abitanti, e non parlare più di agglomerati messi insieme in modo confuso. E questo senza parlare dei benefici e dei risparmi che ne deriveranno: oggi tra Pescara, Montesilvano e Spoltore ci sono più consiglieri e assessori che a Milano; è assurdo che per 170mila abitanti ci siano tre comandanti della Polizia municipale e che piuttosto non ci sia una politica, anche viaria, comune, condivisa. La Nuova Pescara significherà una progettazione unica sul turismo, la razionalizzazione del trasporto ferroviario, la riprogrammazione dei servizi come quello dei rifiuti. Confindustria e tutta l’Associazione ‘La Nuova Pescara’ sono a disposizione gratuitamente con le proprie professionalità, ma non intendiamo sostituirci alla politica che deve fare le sue scelte e deve fare i progetti”. Lo ha detto Marco Camplone, Presidente dell’Associazione ‘La Nuova Pescara’ oggi intervenuto nella seduta della Commissione Statuto, Regolamenti e Nuova Pescara su invito del Presidente Claudio Croce.
Ad aprire la seduta è stato lo stesso Presidente Croce che ha fornito le prossime tappe di lavoro dell’iter procedurale inerente la costituzione della ‘Nuova Pescara’: “Entro fine settembre, probabilmente già il 19, si svolgerà la seconda seduta dell’Assemblea Costituente, che sarà convocata dal Presidente del Consiglio comunale di Pescara Marcello Antonelli, e che vedrà riuniti tutti i consiglieri comunali delle tre municipalità interessate, Pescara, Montesilvano e Spoltore, Assemblea che, sino a oggi, si è svolta un’unica volta, ovvero nel novembre 2018. Subito dopo ci sarà la costituzione della Commissione Statuto, di cui faranno parte tutti i Capigruppo e che avrà il compito di redigere entro un anno la prima bozza dello Statuto della nuova città. Nel frattempo in Commissione sentiremo tutti gli attori che dovranno accompagnare il processo di fusione, a partire dal Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, e i sindaci dei tre Comuni”. Quindi la parola a Marco Camplone, Presidente dell’Associazione ‘La Nuova Pescara’, “nata nel 2017 nell’alveo di Confindustria e che in brevissimo tempo ha visto l’adesione di Cna e di altre Associazioni del mondo produttivo. La Nuova Pescara è nata perché ci si è chiesti se potevamo restare in silenzio dopo il referendum che ha sancito la volontà popolare circa l’unione dei tre Comuni e del ritardo con cui la Regione avviava le procedure per dare concretezza a quella volontà, quindi il nostro intento è stato quello di essere di stimolo. Abbiamo seguito l’iter di presentazione dei vari progetti di legge, alcuni pasticciati, sino all’adozione di una proposta. Oggi la nostra Associazione chiede che ci sia la fusione, che siano rispettate la legge e la volontà popolare. Osserviamo che, se effettivamente Pescara si sta strutturando per la fusione, non possiamo dire altrettanto per Spoltore e Montesilvano e la cosa ci preoccupa perché la norma stessa prevede che a fronte di reiterati ritardi, ci sia l’intervento di un Commissario ad acta per dare attuazione alla legge e noi riteniamo che tale ipotesi, oltre che una sconfitta per la politica, sia comunque da scongiurare perché non possiamo conoscere la sensibilità o anche la capacità di chi verrà investito di tale carica. Dunque quello che il mondo produttivo chiede è di rispettare i tempi procedurali previsti dalla norma, di fare un progetto di una città grande, forte dei suoi 170mila abitanti, che ci permetterà di attuare anche una programmazione manageriale del territorio visto nel suo complesso. Un esempio molto semplice: a Montesilvano abbiamo senza dubbio costruito un grande e importante agglomerato turistico in termini di posti letto, ma poi non c’è offerta turistica, è evidente che tale politica andrà rivista in un’ottica complessiva. Oppure, tra Pescara e Montesilvano oggi contiamo almeno 5 o 6 stazioni ferroviarie, come San Marco, Tribunale, Porta Nuova, Stazione centrale a Pescara e la stessa Montesilvano. C’è da chiedersi se il sistema, così come organizzato, funzioni veramente, e tale riflessione si potrà fare solo con la Nuova Pescara”. “E’ vero che le procedure sono in ritardo – ha aggiunto il Presidente Croce -, la legge è stata varata il 24 agosto 2018, siamo a un anno dalla sua pubblicazione e di fatto è stata fatta un’unica riunione dell’Assemblea congiunta, tuttavia è anche vero che il nostro compito oggi è di portare avanti tutti i lavori preparatori per poter istituire la nuova città al primo gennaio 2022 come indicato dalla legge. Solo al termine di tale iter, se ci si renderà conto che non è possibile istituire la Nuova Pescara per quella data, sarà possibile chiedere di posticipare la costituzione della nuova città al primo gennaio 2024. E’ quindi chiaro che eviteremo in ogni modo l’arrivo di un Commissario”. Al termine del confronto in Commissione, il Presidente Camplone si è dichiarato “molto soddisfatto dell’esito dell’incontro e del clima di collaborazione trovato. Finalmente si inizia a lavorare e l’Associazione auspica che si proceda speditamente evitando l’arrivo del Commissario ad acta che rappresenterebbe una sconfitta della politica regionale e dei 3 Comuni interessati. Ricordo che la Nuova Pescara è la più grande fusione dei Comuni della storia d’Italia, dunque un esempio pilota che a oggi non ha precedenti”.

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