Politica

Blasioli su ex Fea: “Veglieremo perché la Regione faccia partire al più presto la riqualificazione”

Pescara. “Saremo vigili perché non si accumulino altri ritardi sulla valorizzazione dell’ex Fea, area strategica della città di Pescara che da anni attende una riqualificazione”, così il consigliere regionale PD Antonio Blasioli. L’iter è completo, i lavori non sono ancora partiti, ma solo i consiglieri di centrosinistra votano la sua risoluzione approdata stamane in I Commissione e nata per scuotere l’esecutivo regionale e rendere certi tempi e procedure di realizzazione di questo importante progetto di riqualificazione.

“Dalla maggioranza sono arrivate solo rassicurazioni verbali sui tempi – sottolineaBlasioli – Non è stata presentata la richiesta di permesso di costruire agli uffici del Comune di Pescara. Dalla seduta odierna abbiamo appreso che forse entro la fine del mese la società aggiudicataria dell’appalto farà al Comune la sua richiesta, questo dopo i mesi di assoluto silenzio trascorsi dalla presentazione della risoluzione avvenuta a metà luglio e comunque dalla sottoscrizione della convenzione del 2 aprile scorso. Ad oggi non c’è il progetto esecutivo da parte della Regione e, malgrado l’interesse dell’attuale amministrazione comunale a vedere ultimato l’intervento (ci riferiscono che a Pescara sarebbero stati fatti almeno tre incontri sull’argomento, successivi alla presentazione della risoluzione), di fatto il cantiere è tutt’altro che nei tempi stabiliti. Da qui l’esigenza di avere al più presto atti e un cronoprogramma certo delle fasi di questa importante riqualificazione che avremmo voluto vedere avallata anche dal voto degli altri consiglieri che invece si sono astenuti, ma siamo pronti ad andare fino in fondo e a controllare che le parole date vengano rispettate.

Si tratta di un’area strategica per posizione e potenziale quella dove sorgeva l’antica stazione di Pescara Porto della linea ferroviaria Penne-Pescara, su cui la passata Amministrazione regionale ha inteso investire sia per rilanciarla e realizzarvi un progetto davvero di altissimo pregio, pur conservandone la storia e le forme architettoniche, sia per sottrarla alla situazione di degrado in cui si trova oggi e che questa attesa accentua, meta com’è di senza dimora e accampamenti, proprio perché all’abbandono.

Ricordo che la Regione nel 2017, dopo aver acquisito due anni prima l’area con l’obiettivo di realizzare lì un polo per il potenziamento culturale, sociale e turistico della città, ha approvato uno schema di bando “per la concessione di valorizzazione del Complesso Immobiliare denominato Ex Fea sito in Pescara Lungomare Matteotti”, immaginando una forma di partenariato pubblico-privato per meglio raggiungere l’obiettivo. Fatta la gara, il Consorzio fra Costruttori Soc. Coop. di Reggio Emilia lo scorso 2 aprile ha anche firmato il contratto con la Regione e due giorni dopo ha inviato la documentazione progettuale per il rilascio del permesso di costruire. Ma da quel dì sono passati mesi e nulla è accaduto. Eppure si tratta di un intervento di qualità a vantaggio della comunità e del territorio. La rinascita dell’ex Fea passa per tre snodi progettuali: la ristrutturazione degli edifici dell’ex-stazione e della piccola rimessa delle attrezzature che saranno conservati nella forme e riplasmati per ospitare un incubatore culturale, spazi per l’accoglienza e una Academy culinaria; il rifacimento della piazza, che sarà totalmente ripavimentata, collegata al vicino parco di Villa De Riseis e diventerà un nuovo luogo di aggregazione pubblico e scenario di eventi che potranno coniugare appuntamenti culturali, spettacoli, concerti, incontri pubblici; la realizzazione ex novo di un fabbricato espositivo e commerciale, un distretto del Gusto con migliaia di metri quadri dedicati ai prodotti di eccellenza della nostra regione con un parcheggio sul tetto e un maxi schermo trifacciale all’esterno che costituirà la galleria d’arte digitale più significativa della città, con circa 100 mq di esposizione.

Insomma si parla di un progetto imponente, che merita di cominciare a prendere forma con certezza, perché manterrà la storia e la memoria di quella che fu la stazione Ferroviaria Elettrica Adriatica (FEA) e consentirà alla città di guadagnare spazi per promuoversi e accogliere. Per questo torno a chiedere a Marsilio e all’esecutivo di non perdere tempo e procedere celermente, senza esitazioni e con la piena certezza delle procedure, così come previste dal contratto con il Consorzio fra Costruttori Soc. Coop di Reggio Emilia e dando seguito ad un iter di fatto già partito”.

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