Politica

M5S Pescara: “Basta con il far west delle antenne”

Pescara. Cittadini costretti a pagarsi da soli i dispositivi di protezione dai campi elettromagnetici delle antenne, impianti sorti a ridosso di luoghi sensibili come scuole ed ospedali, autorizzazioni concesse senza i necessari approfondimenti. Questo è il preoccupante quadro emerso oggi durante la commissione consiliare con all’ordine del giorno “Impianti SRB sul territorio comunale – piano delle antenne” svoltasi alla presenza di diverse associazioni e comitati di cittadini giustamente preoccupati per la propria salute e per quella dei propri figli, perché se quanto emerso venisse confermato dai necessari approfondimenti starebbe a significare il completo far west per le antenne in città.

“Nel Comune di Pescara esiste un regolamento che definisce la procedura per il rilascio delle autorizzazioni alle società che vogliono installare nuove antenne che, a quanto emerso oggi, sembra essere COMPLETAMENTE DISATTESO! – dichiara il consigliere del M5S Pescara Massimo Di Renzo – Un regolamento approvato nel lontano 2004 e aggiornato nel 2008 di cui non si rispetta quasi nessun articolo. E’ ora che la situazione cambi e che si metta al primo posto la salvaguardia della salute dei nostri cittadini”.

Questo regolamento prevede, per esempio, che i gestori di telefonia mobile presentino entro il 30 settembre il Programma annuale degli impianti fissi che si vogliono realizzare nell’anno successivo e che il Comune, tramite un Comitato Tecnico di Valutazione, decida se rilasciare o meno le autorizzazioni richieste. “Questo è scritto sulla carta ma, da quanto emerso stamane, sembra che la realtà dei fatti sia ben diversa e che ci si limiti alle presentazioni di singole SCIA, segnalazioni di inizio attività, da parte dei gestori senza una programmazione almeno di breve-medio periodo” aggiunge il consigliere del M5s Giampiero Lettere.

Sempre sul regolamento è prevista la redazione di un Piano Antenne che monitori l’impatto dell’inquinamento elettromagnetico su tutto il territorio comunale. Allo stato dei fatti però l’unica cosa esistente è la prima bozza di uno studio – commissionato ad una società esterna – che sta mettendo insieme i dati relativi alle ubicazioni e alle potenze degli impianti già installati per presentare quindi una mappatura dell’esposizione elettromagnetica nelle diverse zone della città, mentre nulla è stato fatto rispetto alla regolamentazione per la localizzazione dei nuovi impianti, vero cuore del Piano.

“Il piano antenne doveva essere redatto entro 3 mesi dall’approvazione del regolamento – concludono i consiglieri Massimo Di Renzo e Giampiero Lettere – Un ritardo di 15 anni non è accettabile, né più sostenibile. I gestori devono avere delle regole certe da rispettare ed il Comune deve vigilare perché quelle stesse regole vengano rispettate, a garanzia della salute di tutti. Quel piano deve essere predisposto al più presto per garantire la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico, la prevenzione e la tutela sanitaria della popolazione e come Movimento 5 Stelle faremo in modo, in Consiglio comunale ed in commissione, che lo si faccia al più presto.”

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