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“Blue Thinking”, il nuovo album dei WA. L’intervista a Roberto Cosimi

Il “Pensiero Blu” degli WA preannuncia la visione cosmica che ruota intorno al linguaggio della musica nel suo senso più alto e universale , fondendo i suoni elettronici con le sonorità trip hop, dance e pop- rock legate da un filo sottile che unisce il concetto di armonia e pace.
“Blue Thinking” (questo il titolo originale in inglese) è il nuovo album della band ( formata da Paolo Palazzoli e Roberto Cosimi), che uscirà il 30 settembre prossimo, e contiene 12 brani volti a raccontare l’amore incondizionato per la vita, da ringraziare per il miracolo che porta con sè il suo nascere ogni giorno.
Decisamente fuori dagli schemi della musica pop odierna, e dove le parti acustiche si mescolano con la dance electro di suoni ipnotici (distorti e vagamente rock) la musica degli WA esprime l’urgenza di trovare uno spazio interiore di pace che quasi sempre si traduce nel silenzio di un momento dove le ombre scompaiono per fare spazio alla luce e al mito del continente scomparso che riaffiora.
I testi – profondi e immediati – in lingua italiana, francese, inglese e spagnola, dei quali alcuni nati in collaborazione con grandi artisti, sono l’espressione di una volontà multi e interculturale che si intrasente in tutta l’opera.
Ascoltare “Blue Thinking” ci distoglie sicuramente dalla realtà , per il tempo necessario a farci ricongiungere con quel luogo segreto e intimo dentro di noi , in una miscela di richiami primordiali, ritmi tribali e sonorità elettroniche.

Potremmo definirlo un inno alla forza creatrice rigenerante della vita e della natura, sospese fra il blu del cielo e del mare.

WA – Biografia
Gli WA nascono nel 1998 dalla collaborazione artistica dei due membri fondatori Roberto Cosimi (pianoforte e tastiere) e Paolo Palazzoli, in arte Eono, (voce, basso elettrico, chitarra acustica, chitarra elettrica), entrambi prolifici compositori ed autori. La loro prima produzione musicale, curata in studio da Feyez (Elio e Le Storie Tese), è un progetto multietnico di world music, Zoque Kpolé (Forrest Hill), che comprende i brani “Tree Ages In One”, “Vuela Libre” e “Egg – Messaggio All’ Umanità”. Poi segue nel 2003 “Welcome To Atlantis” (Universal), con la collaborazione di Max Dedo, che condividerà poi con gli WA la realizzazione del CD di world-jazz “Atmomy” (Forrest Hill-2005). Dal 2003 al 2006 Roberto Cosimi compone e produce due opere di piano solo, il poema pianistico “La Danza Dell’ Angelo” (MAP, Feltrinelli) e “Contemporary Classical Piano Works Vol. 1”, distribuito da Diladdarno.
Mentre Paolo Palazzoli ricerca sonorità elettroniche che caratterizzeranno alcune delle sue composizioni presenti nell’ album “ Blue Thinking”, in prossima uscita, vantando anche la collaborazione del cantante anglo-giamaicano Mozez Wright, ex front man della band Zero 7, a capo dell’etichetta indipendente inglese Numen Records con la quale esce l’album “Blue Thinking”. Dal 2008 al 2011 gli WA si dedicano alle impegnative scritture delle musiche e dei testi dell’ imponente opera rock “PEACEGAMES” ( distribuita da Artist First ), in cui parteciperà per la prima volta con loro il batterista Elia Micheletto, il quale vanta nel suo curriculum anche un master con Mike Mangini (Dream Theatre) al Barklee College of Music, e il cui personale stile, la sua alta preparazione tecnica unite ad una preziosa sensibilità artistica, porteranno Cosimi e Palazzoli a volere realizzare con lui il CD per trio “Archangel” (Videoradio – 2016 – SELF).
Hanno svolto attività concertistiche in molti teatri d’ Italia, Blue Note di New York, diversi tour multietnici nel centro e sud Italia, 55th Bar di New York, Wally’s Café NYC, Lugano jazz Festival, Locarno Jazz Festival, Sculler Jazz Club NYC, tour Isole di Capoverde, Festa Europea della Musica di Roma, molte edizioni del “Panino Day“ con “Elio E Le Storie Tese”, “Jazzart Festival Crema”.
Vantano collaborazioni di artisti importanti come: Mauro Pagani, Shell Shapiro, Enzo Jannacci, Omar Hakim, Irene Grandi, Claudio Rocchi, Horacio”El Negro”Hernandez, Giorgio Faletti, Simona Bencini, Demo Morselli, Feyez, Gabin Dabiré, David Tayrault, Massimo Altomare, Menphis Horn, Daniele Comoglio, Laurent Digbeu, Marina Conti, Mozez Wright.

Roberto Cosimi, componnte del duo musicale WA, ci ha gentilmente concesso un’intervista.

– Nei giorni scorsi è uscito “Blue Thinking”, il vostro nuovo album, com’è composto e com’è nato?
– “Blue Thinking” è costituito da brani che si diversificano molto come genere musicale, dal pop all’ elettronica. L’ idea di realizzare questo album è di Mozez Wright, titolare della Numen Records, che dopo avere ascoltato la nostra discografia ci ha proposto di pubblicare con la sua etichetta un nuovo album degli WA. La nostra tendenza è quella di non essere vincolati ad un contenitore specifico nella scrittura, come dimostra del resto tutta la nostra produzione. Per esempio l’ ultima pubblicazione, “Archangel”, ha un taglio completamente diverso, con sonorità che si articolano fino ad approdare al jazz e alla musica classica contemporanea.
– In questo lavoro si intravedono elementi come l’amore per la vita e la ricerca della pace interiore. Quanto sono importanti questi aspetti a livello musicale e non solo?
– Per me e Paolo Palazzoli ( EONO ) sono principi fondamentali e di grande ispirazione nella composizione. In questo caso specifico ,”Blue Thinking”, appunto, evoca la dimensione del cielo, come elemento spirituale ed universale trasposto sul piano interiore dell’ essere umano. Nel suo centro animico, il cuore. Amore e pace interiore sono coniugati quindi in una condizione dell’ essere che attinge al bene supremo, e che come conseguenza diretta vengono comunicati attraverso il linguaggio dell’ arte a tutti gli uomini.
– Avete svolto diverse attività a livello musicale in Italia e non solo, quale o quali vi hanno segnato maggiormente?
– Ogni esperienza artistica apporta alla tua esistenza un importante contributo di arricchimento professionale ed umano. Tutte, nessuna esclusa. E’ necessario sapere fare tesoro di ogni ognuna di esse. La vita in se scaturisce da un progetto che va a ritroso ben oltre la nostra nascita. Ogni incontro che abbiamo nel corso di questo cammino ha una sua ben precisa valenza e significato. Questo vale quindi anche sul piano professionale.
– Per voi anche diverse collaborazioni con artisti di grosso calibro, cosa avete dato e cosa avete ricevuto da queste esperienze?
– Mi collego alla domanda precedente. Quando si stabiliscono dei percorsi di collaborazione sono in gioco molte variabili che dipendono dall’ animo umano, dal carattere delle persone, dalla preparazione professionale. Noi WA teniamo in considerazione tutto. Ma un aspetto fondamentale discriminante è che i musicisti che lavorano con noi siano in forte sintonia. E’ imprescindibile per il buon successo di un lavoro. Con questo tipo di approccio automaticamente vengono selezionati i musicisti e ciò che ne scaturisce non può che essere un’ alchimia di sinergie unica, armonica e artisticamente perfetta.

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