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Terremoto, Di Stefano: “Dopo prima notte di discussione Decreto testo ancora privo di efficacia”

Roma. “Dopo la prima notte di discussione in Commissione ambiente alla Camera del decreto terremoto non possiamo che ritenerci insoddisfatti di come il governo e la maggioranza stanno conducendo i lavori. Molte delle nostre proposte di modifiche al testo, infatti, sono state respinte, pur attenendo ad aspetti cruciali e determinanti che riguardano la messa in sicurezza e lo sviluppo dei territori colpiti dal terremoto e dal maltempo”. Lo afferma, in una nota, l’onorevole di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano.
“Non è stato, ad esempio – evidenzia l’esponente azzurro -, riconosciuto il minimo indennizzo alle abitazioni di fascia A; è stato posticipato a un futuro decreto l’individuazione e la metodologia applicativa delle zone franche, così come a seguito dei danni causati dal maltempo è stato previsto per le imprese un credito d’imposta che, di fatto, per le pmi rappresenta un pannicello caldo. Sono stati, inoltre, esclusi dall’assistenza – continua – tutti coloro che pur sgomberati, perché le loro abitazioni sono lesionate, non ricadono nel territorio del ‘cratere’; non sono stati previsti interventi specifici a favore di Teramo e in particolare per l’edilizia universitaria; nulla di concreto anche per la distribuzione dei farmaci”.
“Fin’anche l’assenza – sottolinea Di Stefano – di interventi concreti per gli edifici pubblici danneggiati o le strade, se non un generico accordo con l’Anas per quelle provinciali. Insomma, come se le numerose passerelle che i membri del governo hanno fatto in questi ultimi mesi nelle zone terremotate non siano servite per constatare di persona le numerose emergenze alle quali fare fronte ma abbiano avuto solo uno scopo mediatico. Restando in attesa di conoscere come il governo intenda modificare la definizione del ‘cratere’, continueremo a incalzare l’esecutivo e la maggioranza al fine di migliorare un testo che così com’è risulta essere assolutamente privo di efficacia. Se c’è una cosa positiva che possiamo riportare ai Sindaci abruzzesi coinvolti nel problema è l’impegno ufficiale del Governo a emanare un provvedimento per posticipare la scadenza, attualmente fissata per il 31 Marzo, per i bilanci di previsione” conclude l’On. Fabrizio Di Stefano.

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