Pescara. “Voglio dire alla signora Francesca Di Credico, dell’associazione “Per una nuova Rancitelli” che proprio nel suo quartiere si sta già lavorando con l’Amministrazione Comunale, così come per le altre zone della città, per migliorare la vivibilità con maggiori controlli e nuovi servizi. Quello che è stato fatto in via Caduti per Servizio nel quartiere Fontanelle verrà fatto anche per le altre periferie, ivi compreso Rancitelli. E a tal proposito posso anticipare che la prossima settimana avremo un incontro a Villa del Fuoco con i cittadini per parlare anche del progetto che prevederà un punto di ascolto proprio a Rancitelli”. Così il capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli, all’indomani dell’apertura di un presidio della Polizia Municipale presso l’associazione “Insieme per Fontanelle”. “Rancitelli non sarà trascurata, ma anzi sarà al centro di una serie di azioni mirate perché questa Amministrazione fin dal primo giorno in cui si è insediata ha detto di voler portare le periferie al centro del programma di governo, ma non a parole, ma con i fatti perché come ha detto anche il sindaco, il presidio dei vigili urbani riguarderà non solo Fontanelle, ma infatti anche Rancitelli, Zanni, via Rigopiano, San Donato, Villaggio Alcyone. Nessuna periferia sarà trascurata. Prevista anche l’installazione di nuove telecamere. Non a caso con il sindaco abbiamo iniziato un tour per i vari quartieri delle periferie al fine di poter ascoltare le istanze, le richieste, i bisogni dei residenti. Ci abbiamo messo la faccia, nella campagna elettorale, prendendo impegni ben precisi, che ora stiamo mettendo in atto così come ci chiedono i cittadini, passando dalle parole ai fatti e mettendo in campo quei provvedimenti che, come ripetuto, più volte dal sindaco, devono far si che le periferie siamo al centro. Ma non ci fermeremo perché – spiega Pignoli – grazie al lavoro dell’assessore UDC al Disagio Sociale Nicla Di Nisio, avvieremo dei punti di ascolto nei vari quartieri, in collaborazione con la Caritas diocesana e servendoci di psicologi, sociologi, assistenti sociali e altri professionisti, in modo da poter dare a quelle persone che ne hanno bisogno delle risposte e quella assistenza che meritano”.
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