Politica

Pescara, vetrina Optical via Firenze: il Movimento 5 Stelle chiede accertamenti

Pescara. Continua a far discutere l’allestimento della facciata di un’attività commerciale al pian terreno di un palazzo storico nel pieno centro cittadino. Un edifico neo-liberty a forti tinte pompeiane, facente parte del patrimonio storico-architettonico pescarese, è stato decorato con pannelli adesivi multicolor, facendo storcere il naso tra gli altri, anche al Movimento 5 Stelle, che per mano della consigliera Erika Alessandrini, ha deciso di inviare una lettera al Comune con il chiaro intento di verificare che le regole di tutela del patrimonio architettonico cittadino siano state rispettate.

«Proprio all’indomani dell’inserimento nella legge di bilancio del cosiddetto “bonus facciate”, volto alla conservazione del nostro patrimonio architettonico – prosegue la consigliera Alessandrini – ci siamo sentiti in dovere di scrivere al Dirigente del Settore Sviluppo Economico del Comune e al Responsabile del Patrimonio Architettonico al Mibac, per avere rassicurazioni sul rispetto delle norme di piano regolatore, per un edificio che è classificato come A1, ovvero con il più alto valore storico possibile, situato in un’area pedonale nel pieno centro cittadino».

La norma approvata dal Consiglio comunale tende alla conservazione, con il grado massimo della tutela, per questi edifici rappresentativi della storia novecentesca di Pescara e fissa rigidi parametri anche sotto il profilo dell’unitarietà dei prospetti, su forme, finiture e colori. Per gli edifici classificati in categoria A1, come quello in questione, sono ammessi solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro conservativo, di risanamento igienico ed edilizio e cambio d’uso, senza alcuna alterazione esterna.

«E’ palese, invece, quanto l’intervento realizzato, che da molti è stato definito un mero deturpamento, abbia stravolto la facciata esterna, sia sotto il profilo dei materiali che dei colori di finitura, totalmente differenti rispetto al resto dell’edificio. Leggiamo con stupore che secondo l’assessore Cremonese il Comune non debba fornire alcuna autorizzazione sull’allestimento delle costruzioni private, come se le attività commerciali potessero permettersi di fare ciò che vogliono del patrimonio cittadino. Siamo contenti che aprano nuove attività ma bisogna farlo nel pieno rispetto delle regole e vogliamo che la nostra città risplenda in tutta la sua bellezza, contemporanea, moderna e storica e riteniamo importante che il Comune vigili sul rispetto delle norme, che rappresentano l’unico mezzo che abbiamo per garantire armonia ed equilibrio».

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