Pescara. “La riqualificazione dell’area di risulta, il cui iter oggi richiede solo il secondo passaggio in Consiglio Comunale e il bando per la redazione del progetto, rischia di finire di nuovo nel cronicario del centrodestra: che non l’ha risolta durante i due mandati pieni del sindaco Pace e quello del sindaco Mascia, non ha collaborato durante gli ultimi cinque anni di lavoro con il centrosinistra che ha portato la riqualificazione in Consiglio Comunale e a quanto pare rischia di non concludere nulla nemmeno adesso che è di nuovo alla guida della città.
Crediamo che il progetto attuale abbia un solo grande problema: la tempistica con cui ad esso si è arrivati e che tra il primo e il secondo passaggio in Consiglio Comunale sia divenuto oggetto di una campagna elettorale che ha visto tutte le parti più critiche, attente più a raccattare consenso che concentrate sul futuro della città.
Ieri in Commissione consiliare Lavori Pubblici del Comune, malgrado l’ordine del giorno lo permettesse, nulla è stato svelato su cosa stia pensando di fare l’Amministrazione Masci nell’area. E’ stata nuovamente esposta la precedente delibera e si è accennato alla richiesta di ulteriori fondi rivolta alla Regione dal Comune per aumentare l’importante investimento che la Giunta di centrosinistra a guida D’Alfonso ha dato. Un budget di 12 milioni per il centro cittadino rappresentano un grande atto d’amore per Pescara, perché ha permesso di trovare l’equilibrio economico, la possibilità di fare e, aggiungo io, anche quale ex assessore comunale all’Area di Risulta, anche l’appetibilità del mercato, affinché la riqualificazione non pesi solo sulle casse comunali. Un punto di partenza che ha recepito anche la richiesta delle organizzazioni di categoria, commercio in primis, di includere un contenitore culturale, su cui concentrare i 3,9 milioni di euro stanziati per il Museo del Mare.
Ma la Giunta Masci, così presa dalla fretta di “rifare il trucco” al lavoro da noi svolto e non contraddire le posizioni pubbliche che aveva assunto, rinuncia a questa richiesta, al fine di impiegare i 3,9 milioni di euro del MuMa e ulteriori 4 milioni chiesti alla Regione con la rimodulazione dei fondi Masterplan, per abbassare il costo dei parcheggi e/o la durata dell’affidamento della gestione, nonché per aumentare il numero degli stalli ben oltre il necessario, stabilito da uno studio di fattibilità elaborato con i dati sul reale utilizzo del parcheggio centrale. Tutto questo correndo però il rischio di perdere tutti i finanziamenti certi e di allungare i tempi per la riqualificazione.
A cosa serve? Se davvero Masci e i suoi hanno questa emergenza e per essa sono disposti a sacrificare il verde previsto dal progetto e anche gli spazi dedicati all’edificio culturale che avrebbe dovuto fare da attrattore per rivitalizzare il centro cittadino, consigliamo allora loro di attingere ai fondi Prisma, il Masterplan degli interventi diretti a favorire la ripresa produttiva della Regione Abruzzo, varato con la delibera di Giunta regionale n.45/2010 dall’ex presidente Chiodi e dall’assessore Febbo, fondi di cui oggi non si trova traccia di utilizzo. Attingano magari a quelli, ma vedano di non perdere altro tempo. Con la riqualificazione dell’area centrale di Pescara si gioca il futuro della trasportistica cittadina, della cultura e del commercio, oltre che della qualità della nostra vita dei prossimi 100 anni. Pensiamoci prima di perdere l’ultimo treno per farlo davvero”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli.