Tuscania. La vita di Isabella Morra, una delle penne poetiche più intense del XVI secolo, raccontata da Michela Zanarella, messa in scena da Giuseppe Lorin nello spettacolo teatrale ‘Parlate della mia poesia’ è arrivata a Palazzo Fani a Tuscania, grazie all’associazione ACTAS e allo storiografo Quinto Ficari, che hanno voluto ricordare la poetessa con un’iniziativa a lei dedicata. Sabato 19 ottobre in una splendida cornice che ben si adatta al contesto storico della giovane uccisa dai fratelli,in scena gli attori: Carmelita Luciani (Isabella), Emanuele Luperto (Diego Sandoval De Castro), Chiara Pavoni (Luisa Brancaccio, madre di Isabella), Giulio Eccher (Giovan Michele Morra, padre di Isabella). Musiche alla chitarra classica a cura del M° Mauro Restivo. All’evento ha collaborato anche Anna Maria Torcellini, nelle danze di corte coadiuvate dalla coreografa ed attrice Chiara Pavoni. Gli scritti di Isabella Morra, riflettono il valore mediatico della poesia stessa, che entra a far parte della linfa appartenente ad una natura troppo ricca, tanto da essere predestinata a causa del suo eccesso intatto e virginale, allo stupro e al saccheggio della sua essenza. Isabella confida che i posteri non la ricordino soltanto come fanciulla uccisa, pregandoli invece di non dimenticare i suoi lavori, le sue poesie scritte nella sofferenza di adolescente privata del padre, unico punto di riferimento in una terra amara. Il lavoro teatrale è stato ispirato dal saggio ‘Dossier Isabella Morra’ di Giuseppe Lorin, edito da Bibliotheka Edizioni. Hanno contribuito al volume con loro poesie originali dedicate ad Isabella Morra: Dacia Maraini, Dante Maffia, Michela Zanarella, Corrado Calabrò, Marcella Continanza, Vittorio Pavoncello, Antonella Radogna. Applausi, lacrime di commozione del pubblico hanno reso la serata momento di riflessione e incontro.