Pescara. “È mia abitudine uscire presto e oggi, nel silenzio di primissima mattina, in piazza Salotto osservavo l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’aiuola posta dove ha insistito lo sfortunato calice di Toyo Ito.
Quella macchia floreale è stata una delle mie ultime proposte da assessora al decoro urbano e, a sei mesi dalla conclusione di quella mia esperienza, non posso che gioire per la sua realizzazione.
Può sembrare poco, una semplice aiuola, ma quel punto di colore è un elemento di coerenza con la natura di piazza Salotto, un razionale campo di dinamici contrasti spaziali, come è evidente dall’idea originaria di Luigi Piccinato, che ben si presta a valorizzarsi con quelli cromatici, come quello generato dal calice rosso di Toyo Ito.
Quell’aiuola la proposi come elemento di continuità: con ciò che di Pescara è conosciuto (come non pensare all’aiuola dell’orologio di piazza 1° maggio) e con ciò che non è potuto accadere (il calice).
Quella macchia di fiori è una piccola storia, ma densa.
L’amministrazione di una città è fatta di azioni grandi e strategiche, ma a volte quelle minori lasciano un segno che arricchisce il quotidiano”.