Cronaca

La Finanza innovativa a confronto con l’economia tradizionale. Se n’è parlato in un convegno al Comune di Montesilvano

Montesilvano. «Questo convegno vuole rappresentare un’occasione di analisi dell’economia del nostro territorio, ma anche un confronto tra gli strumenti a disposizione delle imprese affinché insieme reagiscano alla crisi. Abbiamo deciso di partire dai sistemi tradizionali, sviscerati dalle due Banche di Credito Cooperativo che lavorano al fianco delle imprese e conoscono necessità ed esigenze di tutti gli operatori economici. La nostra è stata un’area che ha fondato la sua economia sul settore dell’edilizia, la cui crisi ha provocato pesanti ripercussioni. Stiamo attraversando un difficilissimo momento economico, ma è necessario guardare avanti, reagire con proposte concrete. Il Comune vuole porsi al fianco di tutti quegli imprenditori che vogliono con coraggio investire sul territorio». Così il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno ha aperto i lavori del convegno “Sistemi di Finanza Innovativa: come aiutare le imprese ripartendo dal territorio” che si è tenuto in una gremita Sala Consiliare. Relatori del seminario, moderato dal giornalista Luca Pompei, Michele Samuele Borgia, presidente della BBC Abruzzese di Cappelle sul Tavo; Simone Di Giampaolo, direttore generale BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella; Gabriele Littera, co-founder di Sardex, Angelo D’Ottavio, presidente di Abrex, Francesco De Luca, docente di Economia Aziendale dell’Università G. D’Annunzio e Giuseppe Rufo, direttore DEI.
L’incontro si è aperto con una riflessione sullo stato delle imprese del territorio grazie agli interventi di Michele Samuele Borgia, presidente della BCC Abruzzese Cappelle sul Tavo e di Simone Di Giampaolo, direttore generale della Bcc di Castiglione Messer Raimondo. Il primo ha sottolineato come nell’ultimo anno solo il 35% delle imprese del territorio ha registrato una crescita nel fatturato. I risultati migliori sono stati registrati dai settori metalmeccanico e dei mezzi di trasporto, oltre a quello delle imprese orientate ai mercati stranieri. Significativo il dato relativo alla flessione della domanda di prestiti da parte delle PMI, a causa di quello che Borgia ha definito «un crescente senso di sfiducia. Il mio augurio è che il sistema economico locale e nazionale possa divenire più competitivo grazie a una revisione dei costi da parte della Pubblica Amministrazione». Di Giampaolo ha incentrato l’attenzione sul tessuto imprenditoriale del territorio composto per il 90% da piccole e medie imprese. «Le BCC riescono, grazie al rapporto diretto con i piccoli imprenditori e gli artigiani – ha sottolineato Di Giampaolo – a dare risposte alle esigenze che la nostra clientela manifesta. Non siamo banche che vendono prodotti, ma di proposta».
La seconda parte del convegno è stata incentrata sui casi di Sardex e Abrex, circuiti di credito commerciale che attraverso la rete mettono in circolo beni e servizi. «Partendo dalla crisi economica che si è sviluppata tra il 2007 e il 2009 – ha ricordato Littera, co-founder di Sardex – abbiamo fatto una valutazione sul potenziale inespresso delle aziende, cercando di capire come ottimizzarlo. Abbiamo creato una rete, nella quale le imprese, su base volontaria mettono a disposizione una quota del suo potenziale inespresso, in rete, scambiandolo con quello di altre aziende, diventando clienti e fornitori al tempo stesso». Questa realtà è stata creata anche in Abruzzo con Abrex che oggi conta 250 aziende. «Per quest’anno – ha spiegato il presidente Angelo D’Ottavio – prevediamo 500 iscritti con 8 milioni di servizi e beni scambiati. Il nostro obiettivo ora è raggiungere il terzo settore. La nostra è una realtà fondata su una logica di complementarietà e di sinergia con i sistemi economici tradizionali».
E sempre sulla complementarietà si è fondato l’intervento del docente di Economia Aziendale dell’Università d’Annunzio di Pescara, Francesco De Luca che ha evidenziato «l’impatto economico, sociale ed ambientale di queste iniziative, tutte interessanti, verso cui è importante spostare l’attenzione».
Il convegno si è chiuso con la relazione di Giuseppe Rufo, direttore Dei che ha rimarcato le «opportunità provenienti dal decreto firmato dal Ministro Del Rio in materia di adeguamento sismico, specie in Abruzzo dove si trova il cantiere più grande d’Europa e dove vi sono circa 100 mila edifici in zona sismica 1».

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