Pescara. “Il diritto di priorità educativa, specialmente su temi così delicati come la sessualità e l’affettività, è un principio su cui le famiglie non faranno passi indietro nemmeno davanti ad assurde minacce legali”. È quanto afferma l’associazione promotrice del Family Day Generazione Famiglia in merito alla polemica che da giorni imperversa sulla scelta del Liceo Marconi di Pescara di affidare attività scolastiche sui temi della sessualità e dell’affettività ad associazioni del mondo gay.
Generazione Famiglia – contattata da alcune famiglie della città abruzzese – contesta come ideologico e antiscientifico l’impianto culturale delle dottrine LGBT diffuse nelle scuole, per cui l’identità di genere di una persona sarebbe ciò che essa “senta” di essere, in modo fluido e indefinito nel tempo, senza alcun legame solido con la propria realtà biologica naturale, maschile o femminile. Com’è noto, sulla base di questi assunti e per richiesta esplicita delle stesse associazioni Lgbt, lo stesso social network Facebook ha introdotto decine e decine di nuove identità sessuali da far scegliere agli utenti oltre quelle normali di uomo e donna.
Generazione Famiglia si chiede come sia possibile affidare corsi dagli intenti nobili e condivisibili come il contrasto a qualsiasi forma di violenza e discriminazione ad associazioni che fanno proprie teorie sull’antropologia, sulla psicologia e sulla sociologia del tutto prive di fondamento scientifico, e che rischiano di introdurre nel corso della sana maturazione psicoaffettiva degli adolescenti elementi di confusione e turbamento identitario.
Per questo motivo, Generazione Famiglia invita tutti i genitori del Liceo Marconi a non farsi intimidire da inaccettabili toni autoritari e a mantenere alta la guardia, svolgendo con coraggio il compito di garanti primi ed ultimi dell’educazione dei propri figli. Generazione Famiglia annuncia inoltre l’imminente nascita di un Circolo territoriale proprio a Pescara, che si aggiunge ai circa 100 già all’opera in tutta Italia.
