Politica

Pescara, una star chiamata a chiudere la rassegna “Sabato in concerto jazz”

Pescara. Da Parigi a Pescara per regalare una grande live al pubblico abruzzese. Si chiude con una grande star la rassegna “sabato in concerto jazz”, cartellone della Fondazione Pescarabruzzo, organizzato dall’associazione Archivi Sonori con la direzione artistica di Maurizio Rolli.

Il 1 aprile, nel capoluogo adriatico (Maison Des Arts, corso Umberto 83, ore 18, ingresso libero consentito dalle 17.30 fino ad esaurimento posti), suonerà Dominique Di Piazza. Il bassista francese sarà ospite del trio di Ciro Manna, chitarrista che vanta collaborazioni importanti con grandi nomi della musica italiana ed internazionale. A completare la formazione il batterista Antonio Muto.

Curriculum troppo ricco, per essere esplorato a fondo quello di Di Dominique Di Piazza, già componente del John Mc Laughlin Trio e compagno di palco di Gil Evans John Scofield, Michel Petrucciani, solo per citare alcuni nomi.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente ed abbiamo chiesto qualche anteprima sul concerto di Pescara.
“E’ un piacere tornare, manco da diversi anni, non mi ricordo esattamente quanti, ma conosco bene la vostra regione, ho registrato progetti discografici a Pescara con Giuseppe Continenza e suonato con artisti americani. Ho accettato anche diversi inviti di Maurizio Rolli che mi ha chiamato in causa per alcune masterclass. Sarà un concerto molto ricco, suonerò dei brani di Ciro Manna, pezzi rappresentativi del mio repertorio e magari qualcosa del mio ultimo cd, living hope che presenterò al pubblico italiano”.

Dopo tanti, tantissimi live in giro per il mondo, scambi con musicisti diversi, contaminazioni, con quali termini sintetizzerebbe un universo così vasto come quello del jazz?
“Userei queste parole: scambio, libertà, spontaneità, energia”.

Quali sono le emozioni ricorrenti prima di salire su un palco? “Le emozioni non sono mai le stesse, dipende dal contesto. Dal pubblico, dal repertorio, dai compagni di palco. Forse è il prima ad essere simile per me, lo vivo come un momento spirituale e di raccoglimento, una dimensione profonda per ricaricarmi e concentrarmi. Quando so che dovrò suonare dei pezzi particolarmente difficili o che non eseguo troppo frequentemente, la concentrazione è ancor più necessaria, mi chiedo se le mani faranno il loro dovere”.

Le mani di Dominique Di Piazza sono garanzia di armonia assoluta, nemmeno la sua umiltà riesce a stemperare l’eco di un virtuosismo fatto di velocità e precisione di esecuzione. Il 1 aprile Pescara per il pubblico abruzzese ci sarà una grande opportunità: ascoltare dal vivo un’icona del jazz mondiale.

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