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Pescara, Tari: al via la scadenza della prima rata

Pescara. Si approssima la scadenza della prima rata del pagamento della TARI, fissata al 31 marzo, a seguito della decisione del Consiglio Comunale. In mattinata la conferenza stampa per illustrare scadenze e modalità di pagamento, da parte dell’assessore a Finanze e Tributi Giuliano Diodati, della consigliera delegata alla Semplificazione fiscale Lola Gabriella Berardi, il responsabile del Servizio Tributi Antonio Mastroluca.

“Come gran parte dei cittadini sanno, il 31 marzo scade la prima rata per il pagamento della TARI – illustra l’assessore Giuliano Diodati – Una scadenza che riguarda chi decide di pagare a rate gli importi dovuti e che prevede 4 soluzioni, la prima come detto a marzo, poi il 31 maggio, il 30 settembre e l’ultima il 30 novembre. Chi opta per la soluzione unica dovrà pagare entro il 16 giugno, come si evince dagli F24 che stiamo provvedendo a recapitare a casa, un servizio che abbiamo voluto assolvere, pur non essendo dovuto perché il vigente regime di autoliquaidazione non lo richiede, al fine di agevolare al massimo i contribuenti: che possono comunque scaricare tutta la modulistica dal “cassetto fiscale” che figura sulla home page del sito del Comune, basta registrarsi, oppure ritirandoli presso i nostri uffici in questi giorni.
Il modello può essere pagato agli sportelli bancari e postali, nonché tramite il sistema di home banking e anche tramite poste-pay o online sul sito delle Poste.
Rispetto allo scorso anno le tariffe sono state lievemente rimodulate, una necessità che ci consentirà di impiegare le risorse aggiuntive nella manutenzione dei tombini e caditoie, ruolo di Attiva che non era previsto nel capitolato delle attività della Spa e che è vitale per evitare gli allagamenti. Per quanto riguarda le attività produttive, gli aumenti vanno dallo 0,4 fino al massimo del 4 per cento; per le tariffe abitative sono ridotte quelle relative ad abitazioni piccole e nuclei numerosi e sono lievemente aumentate quelle riferite ad abitazioni grandi con nuclei familiari ridotti.
In questi giorni abbiamo ricevuto diverse sollecitazioni da parte dell’utenza che non ha ancora ricevuto a casa gli F24, la società incaricata della consegna ci ha assicurato che ieri la consegna ai 60.000 destinatari era coperta all’80 per cento e nei prossimi giorni sarà completa. Eventualmente ci fosse qualche contribuente che non ha ricevuto o non riceve il modello F-24 e non ha la possibilità di connettersi, può passare da noi e ritirarli per pagare entro la scadenza, oppure c’è un’ultima possibilità, che è quella di pagare entro i 15 giorni successivi alla scadenza, usufruendo del “ravvedimento operoso”, pagando cioè lo 0,1 per cento in più per ogni giorno oltre la scadenza, senza alcuna altra sanzione aggiuntiva, ma questo purché si paghi entro i 15 giorni successivi alle scadenze fissate.
Anno per anno cerchiamo di migliorare il servizio e renderlo più accessibile possibile. L’unica cosa che chiediamo è che ci sia massima collaborazione, ricordiamo inoltre che il recapito è un servizio che in regime di autoliquidazione non è dovuto, ma abbiamo voluto perché si evitassero disagi e code e la gente fosse agevolata al massimo”.

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