Politica

Blasioli su Banca Popolare di Bari: “Soddisfatto per il salvataggio, ora sta alla politica giocare un ruolo attivo”

Pescara. “Era da mesi che lanciavamo allarmi al governo regionale, senza che questi siano mai stati ascoltati sulla situazione della Banca Popolare di Bari, ora, sventato il peggio grazie all’intervento governativo che ha consentito di salvare il lavoro e il futuro di centinaia di persone e di migliaia di risparmiatori anche abruzzesi, la politica regionale deve far sentire bene la sua voce, perché da questa situazione possano scaturire sviluppo e nuove opportunità per i nostri territori”. Con queste parole il consigliere Pd della Regione Abruzzo Antonio Blasioli esprime soddisfazione per la soluzione positiva che nelle ultime ore ha ricomposto la situazione della Banca che è una realtà fortissima anche per l’Abruzzo, dove sono presenti ben 99 sportelli e 800 dipendenti.

“Sin dalla scorsa estate avevo mobilitato la Regione affinché mettesse in agenda il futuro della BPB prima che diventasse un problema – riprende Blasioli – già prima del commissariamento, visto che la Banca Popolare di Bari riunisce in sé le banche locali Tercas e Caripe. Questo perché era fortissima la preoccupazione che l’Abruzzo, i risparmiatori e i lavoratori coinvolti che hanno già pagato un conto salatissimo in termini di erogazione di credito e servizi bancari, con le vicende Tercas, Caripe, Carichieti, potessero avere un altro momentaccio.

In verità non abbiamo riscontrato il movimento sperato nell’amministrazione regionale. Fortunatamente sul piano Governativo la situazione è stata affrontata ed è stata risolta, ma resto comunque convinto che ora si debba lavorare comunque per costruire il futuro della banca. Sono certo che facendo massa critica potremo condividere un percorso aperto di investimenti – suggerisce Blasioli – efficace, ma soprattutto equamente ripartito su tutti i territori di competenza della Popolare di Bari. E’ anche compito della politica quello di evitare concentrazioni di capitali nei luoghi di maggiore influenza del marchio, quindi fuori l’Abruzzo: questo non deve accadere, perché da questa crisi possa venire fuori un’opportunità per tutti i territori coinvolti. In Europa le banche d’investimento hanno un ruolo di traino per l’economia, in modo da creare uno sviluppo che non sia minoritario rispetto al resto del Paese membro dell’Unione. Una via per cogliere questa congiuntura potrebbe essere quella che ha portato alla proposizione del Masterplan per il Sud, un progetto che ha destinato una buona fetta di risorse all’Abruzzo e al Molise proprio per il rilancio socioeconomico. Dobbiamo metterci al lavoro per replicare questo modello, proponendo un progetto che contenga una serie di proposte che consentano di adottare, nel futuro progetto complessivo, risorse adeguate (sia di capitale umano che economico) alle necessità della nostra regione. Io sono pronto a farlo e porterò nel gruppo e in Commissione questa esigenza, facendola arrivare anche ai livelli governativi, perché non sia una misura tampone quella fatta con la Popolare di Bari, ma crei investimento. Spero che il presidente Marsilio si senta investito di questo compito e lo porti avanti con convinzione, non possiamo permetterci altri baratri e la parte di Abruzzo che vive dentro la Popolare di Bari ha tutto il diritto di continuare a crescere come merita”.

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