Politica

La civiltà contadina narrata dalla ‘magia’ dei Talami di Orsogna

Orsogna. I Talami di Orsogna sanno rappresentare come poche altre manifestazioni in Abruzzo la civiltà contadina nel suo complesso: il rito propiziatorio per il futuro raccolto, la devozione popolare, l’iconografia della fede, il teatro sotto forma di dramma liturgico, i canti, la danza, la bellezza dei costumi tipici, l’arte orafa (in mostra una bellissima “presentosa”), il cibo tradizionale (il pane, la pupa, innumerevoli dolci portati quasi in trionfo da donne in abiti antichi), l’omaggio agli animali che aiutano l’uomo nel lavoro dei campi (e c’erano due bellissime mucche a trainare il carro dei doni). Un racconto per immagini, per episodi, che prende spunto dalla Bibbia e dalle sue scene per guardare in se stessi, nella propria storia, nella cultura locale.
Il recupero attento, certosino di tutti gli aspetti della tipicità dei Talami è stato premiato anche questa mattina da una piazza gremita di orsognesi, ma anche di turisti attratti dalla magia dei sette quadri biblici viventi, interpretati da attori immobili dinanzi a fondali affrescati, che hanno preso vita tra le strade del paese. Sette meraviglie firmate, oltre che dall’Associazione culturale Talami Orsogna (che ha realizzato il Talamo portato a spalla dal Gruppo Alpini), da artisti selezionati con un apposito concorso internazionale e premiati al termine della sfilata dal sindaco, Fabrizio Montepara: Tosca Iocco, Francesco Costanzo, Giuseppe Zaccaretti, Concetta Daidone, Antea Iocco nonché gli alunni della Scuola secondaria di I grado di Orsogna coordinati da Graziella Gentile. Premiate anche le associazioni di orsognesi negli Stati Uniti che, insieme alle imprese, hanno sostenuto economicamente i singoli carri allegorici.
Le scene dei Talami, che hanno avuto come filo conduttore il significato del cibo nella Bibbia, sono state commentate nella sfilata conclusiva da don Giuseppe Liberatoscioli, parroco di Orsogna: la gioia del vino e la santità del pane, la manna nel deserto, Elia e la vedova di Sarepta, il banchetto degli sposi, le nozze di Cana, la parabola del seminatore, Gesù cuoce il pesce per i suoi discepoli sul lago di Tiberiade.
Per rendere omaggio al cibo non solo nella narrazione, gli organizzatori hanno allestito anche un pranzo dei Talami, con i cibi tradizionali della festa, a partire dal primo piatto, “li gnuccune aristufate”.
La festa in onore della Madonna del Rifugio prosegue alle ore 17.30 con la Santa Messa nella Chiesa parrocchiale e, alle 18, con la Processione. Alle 19.30 il concerto conclusivo dell’Orchestra “Domenico Ceccarossi” dell’Istituto comprensivo di Orsogna. Info: www.talamiorsogna.it e www.comune.orsogna.chieti.it.

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