Cultura e eventi

Pettinari su nuove intercettazioni a D’Alfonso

L’Aquila. Sembra un mare di melma quello in cui si trova il Presidente di Regione. Ogni giorno escono stralci di intercettazioni che lo riguardano e che lo raccontano agli abruzzesi ben diverso da come lui si è sempre voluto rappresentare. Debole, sotto scacco e lontanissimo dall’interesse dei cittadini a cui stringe le mani durante le campagne elettorali, che vanta di aver sempre vinto, ma viene da chiedersi a che prezzo.

Le intercettazioni pubblicate oggi dal Messaggero D’Abruzzo sono allarmanti. Lo sono per i cittadini che si vedono traditi davanti a quelle promesse di sicurezza e tutela, lo sono per l’esposizione alla luce di sole di un sistema malato che coinvolge anche le più alte sfere del Governo. Insomma l’idea è quella che siamo davvero davanti alla prova provata che tutto ciò che abbiamo sempre pensato e per il quale molti cittadini sono stati accusati di complottismo non siano fantasie ma una dura realtà che i cittadini hanno subito per anni. Il Presidente, oggi più che mai, ha il dovere di presentarsi davanti alle forze politiche che compongono il consiglio regionale per relazionare su queste intercettazioni, direttamente e senza giri di parole nel primo consiglio utile.

“Abbiamo il dovere di tutelare i cittadini ed il territorio. E’ questo che diciamo da tempo anche in relazione alla questione di Pescara Porto, quella zona è a rischio, come sarebbero a rischio i cittadini che la frequenterebbero. Il M5S ha più volte sottolineato, in varie sedi istituzionali, la pericolosità e quindi l’impossibilità di costruire in quell’area. Oggi, un altro quotidiano locale, Il Centro, spiega nel dettaglio la questione. Leggiamo infatti, che proprio come ha sempre sottolineato il M5S l’area rientra nell’area a elevata pericolosità, come mostrato dal Psda (piano stralcio difesa alluvioni). Si aggiunge, quindi, all’elenco delle spiegazioni che il Presidente deve dare alla cittadinanza, (ricordiamo che sulla questione Pescara Porto già lo abbiamo invitato a riferire nel merito delle gravissime intercettazioni e nel merito dell’inchiesta in consiglio regionale) anche quella relativa alla sua posizione su un progetto non sicuro per la cittadinanza”.

“Se con dei tecnicismi amministravi è stato possibile arginare la valutazione di pericolosità, certo non saranno dei tecnicismo a salvaguardare i cittadini che fruiranno di una zona a rischio alluvione. Abbiamo ancora sul viso le lacrime delle ultime tragedie, alcune probabilmente legate anche all’incuria politico amministrativa di non agire evitando catastrofi prevedibili. Cosa farebbe un governo responsabile? Andrebbe oltre le competenze tecniche, che conosciamo bene, ma sbatterebbe i pugni sul tavolo attraverso una delibera di Giunta che indichi con chiarezza cosa, l’organo politico che Governa la Regione, realizzare in quell’area a tutela dell’incolumità dei cittadini. Un messaggio politico forte e chiaro, che pesi anche sulle spalle di decisioni tecniche, indicando una volta per tutte la strada e la visione di futuro che si vuole dare a questa regione e alle città che la compongono, senza cercare il dito dietro quale nascondersi. Ecco noi oggi invitiamo formalmente la Giunta regionale guidata dal Presidente D’Alfonso a emettere quest’atto pensando solo ai cittadini abruzzesi e non agli interessi di pochi”.

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