Politica

Scuola, la Uil: “In Abruzzo salvati 200 posti, un’inversione di tendenza necessaria”

Pescara. “In una situazione straordinaria occorrono comportamenti straordinari: l’organico non può subire tagli”. È il commento di Giuseppe D’Aprile, segretario regionale Uil Scuola Abruzzo, in merito alle ultime decisioni annunciate dalla ministra Lucia Azzolina. Prosegue il segretario: “Una politica attenta si misura sull’esistente, deve saper fotografare la situazione attuale. Bisogna avere coraggio. Se non si fa adesso, quando scuola è chiaramente al centro di scelte delicate, importanti e decisive per il futuro, quando si pensa che si potrà investire in istruzione? È adesso il momento di operare scelte capaci di superare la logica ragionieristica attraverso la quale si pensa di fare cassa. La scuola non può più essere utilizzata per il contenimento della spesa”.

Prosegue D’Aprile: “L’esperienza della Sanità è chiara a tutti. Bisogna cambiare direzione. È con questo obiettivo chiaro che la segreteria nazionale Uil Scuola ha condotto il confronto in videoconferenza con il ministero per la determinazione dell’organico per l’anno scolastico 2020/21. Abbiamo appreso che, per il prossimo anno scolastico, non ci saranno i tagli annunciati. Gli oltre 200 posti in meno previsti per l’Abruzzo “non ci saranno”. Di questo ne prendiamo atto in modo positivo in quanto, ridurre gli organici per il prossimo anno scolastico, non avrebbe rappresentato l’inversione di tendenza richiesta bensì una soluzione insopportabile e irricevibile. Bene, si è intrapresa la strada degli investimenti e non del ridimensionamento. Non sappiamo ancora, come sarà il rientro a scuola a settembre. Alle opzioni ministeriali risponderanno gli scienziati”.

Uil Scuola Abruzzo “chiederà anche a livello regionale di garantire al massimo la continuità didattica attraverso la conferma delle attuali consistenze organiche e, ove possibile, se non in presenza di significativi scostamenti di alunni, anche a livello di istituzione scolastica. Una richiesta che se accolta, nei territori quali l’Abruzzo con particolare conformità orografica, rappresenterebbe una necessaria inversione di tendenza per la tutela di tutto il personale, per gli alunni e per il buon funzionamento delle scuole”.

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