di Massimo Pasqualone
Tra occhi, volti, figure ed abbracci, persino soggetti animali, si muove il delicato percorso artistico di Emiliano Di Francesco, artista di Montesilvano, che trasforma il centro emozionale della sua arte in un continuo richiamo ad una bellezza di stampo classico, ma avvolta di empatia per le figure che l’artista incontra nella sua giornata emozionale.
Ed allora Emiliano Di Francesco si fa irretire dagli occhi-abbracci, dagli occhi-malinconia, in una costante relazione psichica che viene trasformata in opera d’arte.
L’abbraccio, allora, non è solo dei protagonisti di questo percorso, ma è l’artista a cui il nostro Di Francesco attribuisce quasi una funzione mediatrice, medium a realibus ad realiora, direbbe Pascoli, artista catalizzatore di emozioni, indagatore di volti che sempre sono umanità, in una società dove si è perso il rispetto per l’altro, dove tutto diventa oggetto e mai soggetto.