Cultura e eventi

Conosciamo l’artista An To

di Alessia Minicucci

“Ciao a Tutti
Oggi voglio parlarvi di un ragazzo che si sta facendo conoscere da tempo.
E’ un ragazzo che sta facendo molto contro il bullismo.
Ma per farvelo conoscere bene ho deciso di fare vari articoli attraverso i quali lo conoscerte.
Perche? La risposta è semplice e lo scoprirete leggendo i prossimi articoli che riguarderanno lui.
An.To
Antonio Tagliafierro in arte An To
Nasce a Salerno il 5.12 1979
Segno Zodiacale: Sagittario
Già da piccolo si appassiona notevolmente al canto, entrando a far parte del coro della sua parrocchia.
Agli inizi degli anni ’90 impara da autodidatta a suonare la chitarra e fonda il suo primo gruppo, i MANTHA’, esibendosi, come interprete, con cover degli anni 60/70 nei vari locali della sua città.
Successivamente, si accorge di possedere una vena creativa che lo a aiutato a farsi conoscere attraverso vari concorsi locali con dei brani inediti da lui composti, raggiungendo sempre ottimi apprezzamenti da parte della critica e del publico della sua regione.
Il suo genere spazia dal pop al rock melodico.
Decide di perfezionare le sue doti canore e quelle di artista, frequentando diversi stage per cantautori e successivamente approccia con lo studio del canto, conseguendo un anno di canto lirico e due di canto moderno.
Nel frattempo, stringe un’amicizia con il cantautore Giò Di Tonno, protagonista del musical capolavoro di Riccardo Cocciante “Notre Dame De Paris” e vincitore del Festival Di Sanremo 2008, con il quale scrive la sua prima canzone “Ombra di te”, che lo vide vincitore di diversi concorsi tra cui la finale regionale dell’Accademia di Sanremo; è proprio questa canzone che lo induce ad una nuova fonte di ispirazione per la realizzazione di nuovi brani.
Ma l’Italia non è stato e non è il suo unico obiettivo, infatti a soli 19 anni parte per la Germania, dove si è esibito in alcuni locali di Monaco.

CIAO ANTONIO POSSO CHIAMARTI COME TI CHIAMANO TUTTI AN.TO?
“Certo che puoi chiamarmi An.To è il nome che ho scelto per rappresentare il mio essere artista”.
QUESTA TUA PASSIONE NEI CONFRONTI DEL CANTO CON CUI HAI INIZIATO FACENDO PARTE DEL CORO DELLA TUA PARROCCHIA A COSA E’ DOVUTA?
“La passione del canto nasce dalla voglia di far capire alla gente che anche io esisto.. perche volevo comunicare senza necessariamente dover affrontare un discorso, semplicemente attraverso le mie canzoni. E poi quando cantavo, non solo riuscivo a comunicare con gli altri ma avvertivo un senso profondo di assoluta libertà e leggerezza.. riuscivo a staccarmi dalla realtà e tutto questo mi faceva stare bene”.
AGLI INIZZI DEGLI ANNI ’90 IMPARI DA AUTODIDATTA A SUONARE LA CHITARRA E FONDI IL TUO PRIMO GRUPPO, I MANTHA’. PUOI DIRMI QUAL E’ IL RICORDO PIU BELLO CHE HAI DI QUESTA ESPERIENZA?
“Si avevo tra i 16 e i 17 anni e ricordo che la nostra sala prove era un frantoio insonorizzata con i cartoni delle uova. Lì ho iniziato la mia primissima esperienza con un gruppo di persone più preparate di me che mi hanno insegnato tanto musicalmente parlando. Cantavo le canzoni dei Nomadi e degli anni ’60 un bellissimo ricordo”.
NEL FRATTEMPO STRINGI UN’AMICIZZIA CON IL CANTAUTORE GIO’ DI TONNO, PROTAGONISTA DEL MUSICAL CAPOLAVORO DI RICCARDO COCCIANTE “NOTRE DAME DE PARIS” E VINCITORE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2008 CON IL QUALE SCRIVI LA TUA PRIMA CANZONE “OMBRA DI TE” COSA CI RACCONTA DI QUESTA AMICIZIA?
“L’amicizzia con Giò e iniziata circa 20 anni fa quando mi iscrissi alla scuola per cantautori e lui era uno degli insegnanti. Gli presentai un testo e lui ne fece la musica e da li nacque oltre che una collaborazione, anche una grande amicizia. Adesso lo sento un po’ meno per via dei suoi tanti impegni, ma quando ce n’è la possibilità è sempre un piacere riabbracciarlo”.
L’ITALIA NON E’ STATO E NON E IL TUO UNICO OBBIETTIVO, INFATTI A SOLI 19 ANNI PARTI ER LA GERMANIA DOVE TI ESIBISCI IN ALCUNI LOCALI DI MONACO. COSA CI RACCONTI DI QUESTA ESPERIENZA?
“La Germania è stata una sfida.. Avevo 18 anni circa e ricordo di avere affrontato un viaggio interminabile in piedi in una situazione precaria. Non avevo pretese ma quell’esperienza fu importante per me perchè mi permise di raccogliere consensi da parte del publico tedesco e di continuare il mio percorso artistico con una maturità e una conspevolezza in più”.

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