Sui sentieri della bellezza

Tra le pagine di Roberto Chirico

Massimo Pasqualone

Roberto Chirico a dicembre 2019 ha vinto il premio Adriatico 2019 per la Regione Puglia, nella sezione Narrativa ed il perché è presto detto. Nato a Mulhouse, in Francia, il 14 marzo 1970, ha vissuto fino alla fine del Liceo Scientifico in Puglia, nel Salento. Dopo brevi parentesi di lavoro e di avventura a Barcellona e a Milano, si è stabilito a Roma, una città che porterà sempre nel cuore. Vive e risiede dal 2000 in Abruzzo a Mozzagrogna (CH) e lavora come insegnante di sostegno e d’inglese nella scuola secondaria di 1° grado, dopo aver svolto attività di formazione nel campo della comunicazione interpersonale e lavorato per anni nel sociale con varie categorie svantaggiate, in particolare con i diversamente abili. La sua esperienza biografica e professionale è nelle pagine dei suoi libri, che propongono una vasta gamma di emozioni e di impegni intellettuali decisi, conditi da una scrittura avvincente e al contempo di facile fruizione, perché, direbbero i francesi, le style c’est l’homme, un uomo, un insegnante, uno scrittore che vive il tempo della vita come tempo di impegno e di responsabilità, soprattutto con la scrittura letteraria che annovera i seguenti titoli: “Diversi ma abili” , Edizioni Carta e Penna, del 2012; nel 2013 escono “Oltre il dolore, oltre la morte” , sempre per le Edizioni Carta e Penna e “Il piccolo Emanuelo nel mondo di fantasia” per Happy Art Edizioni; sono del “Il rito del maiale” per Graus e “La tattica di Oronzo” per Manni Editore. Negli anni successivi con Diseredati”, “La maledizione del quadro”, “Alla ricerca di Oronzo perduto”, “Giardino d’autunno” e “La prescelta” con i quali ottiene consensi di critico e di pubblica, conseguendo premi nazionali ed internazionali tra cui il Kalos 2020 di Forte dei Marmi, il Luca Romano 2019, il “Giovane Holden” 2016 e il “Prader Willi” 2010 e 2012.

L’ultimo lavoro, il romanzo La prescelta, si articola riproponendo il tema dell’infinita lotta tra il Bene e il Male, utilizzando un’iconografia tipicamente cristiana. Le vicissitudini dei protagonisti avranno alterne vicende finché non si raggiungerà il climax. Ma la fine non è scontata e non mancherà il colpo di scena che porta a riflettere sulla condizione dell’uomo.

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