Economia

Effetto Coronavirus sul mercato degli affitti: si inverte il trend di crescita, a marzo prima riduzione dei prezzi

Milano. HousingAnywhere, la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande al mondo, rilascia l’International Rent Index per il primo trimestre del 2020. Lo studio ha analizzato i dati di oltre 100.000 annunci di stanze private in alloggi condivisi, monolocali e bilocali pubblicati nelle principali città europee e disponibili sulla piattaforma tra gennaio 2019 e marzo 2020.

I dati analizzati dimostrano come la pandemia di Covid-19 abbia avuto un impatto anche sul mercato immobiliare. L’aumento dei prezzi, finora in costante crescita, ha subito infatti una brusca battuta di arresto in tutta Europa. Se i mesi di gennaio e febbraio 2020 confermano i trend di aumento degli affitti dell’anno precedente, marzo ha invece assistito ai primi cali dei canoni d’affitto, interrompendo di conseguenza questo andamento.

I dati continuano a mostrare un incremento dei canoni di affitto nelle principali città italiane, seppure a un tasso di crescita decisamente inferiore. Se nell’ultima parte dell’anno era Firenze ad aver registrato gli incrementi più importanti, adesso è proprio il capoluogo fiorentino che sembra risentire maggiormente della situazione, con una variazione percentuale praticamente nulla per i monolocali (0%) e le stanze singole (0,1%), e dello 0,4% per i bilocali, per una spesa media rispettiva di 692 euro, 459 euro, e 986 euro.

Anche Milano, che fino ad ora aveva sempre giocato alla corsa al rialzo dei prezzi, riscontra un arresto di rilievo nonostante il trend sia ancora in crescita. Se nel Q4 2019 il costo di un monolocale in affitto era aumentato del 9,8%, le stanze singole del 6,5% e i bilocali del 4,1%, nel primo trimestre 2020 si oscilla tra un incremento dello 0,4% per i monolocali e dello 0,7% per stanze singole e bilocali. Questo significa che nel capoluogo lombardo la spesa media per una stanza singola è di 638,00 euro, per un bilocale di 1,188 euro, e che per un monolocale si spendono oltre 900 euro al mese.

Rallenta anche il mercato degli affitti su Torino, nonostante la lieve crescita sull’anno. I prezzi dei monolocali hanno subito un incremento dello 0,5%, con una spesa media di quasi 700 euro, seguiti dai bilocali, con un incremento dello 0,6% per una spesa media di oltre 880 euro. Più significativo invece l’aumento del prezzo delle stanze singole, che ha registrato una crescita dello 1,4% per una spesa media di quasi 440 euro.

“Fino a poche settimane fa abbiamo sempre assistito a una crescita stabile dei canoni di affitto degli immobili sul territorio nazionale italiano, sostenuta da un’offerta di prodotto insufficiente a soddisfare la domanda. Anche in questo ultimo trimestre, come mostra il nostro Rent Index Q1, la variazione trimestrale dei prezzi nelle principali città italiane è stata praticamente sempre positiva, seppure a un tasso di crescita minore. A gennaio e febbraio erano ancora visibili le tendenze registrate nel quarto trimestre dello scorso anno, con affitti in costante aumento, mentre a marzo, a causa della pandemia in corso, la tendenza si è invertita con una prima diminuzione dei prezzi. Ci aspettiamo che questo decremento persista anche nei prossimi mesi, in maniera ancora più accentuata. Sarà interessante osservare i cambiamenti del mercato”, ha dichiarato Djordiy Seelmann, CEO of HousingAnywhere.

La crescita smisurata del fenomeno degli affitti turistici a brevissimo termine ha fatto sì che per tutto il 2019 il costo medio dei canoni a medio-lungo termine aumentasse, ma ora questo trend sembra fermarsi, essendo che l’industria del turismo è stata particolarmente colpita e, più in generale, anche l’economia del Paese. Questo significa che, chi fino a poco fa decideva di mettere a reddito il proprio immobile per brevi vacanze, ora potrebbe invece scegliere di formule di affitto a medio-lungo termine, andando ad aumentare l’offerta.

Un altro elemento da considerare, sono le nuove esigenze abitative che il Coronavirus ha fatto emergere: non sorprenderebbe una domanda maggiore per abitazione nuove, dotate di spazi esterni come terrazzi o giardini e luminose. Tutte caratteristiche più apprezzate che mai, alle quali forse non si è più disposti a rinunciare.

Cosa sta succedendo invece in Europa?

Anche nel resto dell’Europa gli aumenti sul primo trimestre sono stati minimi. Allo stesso tempo è aumentato il numero di proprietà in affitto disponibili. A Londra e Amsterdam, note per i loro affitti alle stelle, si è registrato l’incremento di prezzi minore dal 2015, rispettivamente +0,5% e +0,1%, mentre a Barcellona gli affitti sono scesi per la prima volta dal 2013, con una diminuzione rispetto al trimestre precedente dello 0,1% per i bilocali e dello 0,8% per le stanze private.

Chi invece continua a registrare aumenti significativi è Vienna. Rispetto al Q1 2019 i prezzi dei bilocali sono aumentati dell’11,5%, raggiungendo una media mensile di 1,016 euro; i prezzi dei monolocali sono aumentati del 10,4%, per una media mensile di 839 euro. Madrid occupa il secondo posto tra le città in più rapida crescita. Gli affitti dei bilocali sono aumentati del 4,7%, per una media di 1,150 euro mensili, quelli dei monolocali del 5,4% (847 euro mensili) e quelli delle stanze private dell’8,1%, per una media di 546 euro mensili. Chiude il podio Berlino, dove i prezzi dei bilocali sono aumentati del 4,3% rispetto allo scorso anno, ma soltanto dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, per un canone medio mensile di 1,144 euro. I prezzi dei monolocali sono aumentati del 7,7%, 893 euro al mese in media, e quelli delle stanze private del 5,9%, 581 euro al mese. Tutti rincari questi determinati da scelte politiche, nuove norme governative e urbanistiche.

“Dato che la mobilità e il turismo internazionale hanno subito una battuta di arresto, i proprietari stanno congelando o persino abbassando i canoni di affitto. In questo periodo di shock per il mercato abbiamo registrato un aumento di transazioni tra persone nella stessa città sulla piattaforma, riconducibile a due tendenze: i proprietari e gestori immobiliari attivi nel mercato locale si rivolgono alle piattaforme online per raggiungere un pubblico più vasto, e gli affitti a breve termine sono riconvertiti al medio-lungo termine”, conclude Seelmann. “Il “dopo-covid” sarà un periodo di cambiamenti che non potranno essere ignorati, ma noi siamo ottimisti e contiamo sul fatto che si vedranno segni di ripresa in un tempo non troppo dilatato”.

A proposito dell’HousingAnywhere Rent Index
Per questa ricerca HousingAnywhere ha analizzato 100.327 annunci immobiliari disponibili sulla piattaforma tra gennaio 2019 e marzo 2020. Per garantire la rappresentatività dei dati, sono state escluse le proprietà che non hanno riscosso un interesse attivo da parte dei potenziali locatari, nonché le inserzioni che sono state considerate anomale. Gli immobili elencati come troppo costosi o troppo economici non sono stati presi in considerazione in questo rapporto in quanto altererebbero i dati. Nella relazione sono state incluse solo le città in cui il campione era sufficientemente elevato da garantire l’affidabilità dei dati, che prendono in considerazione le stanze singole in appartamenti condivisi, i monolocali e i bilocali.

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