Cultura e eventi

Lettera aperta di Italia Nostra al Comune di Pescara per consentire la ripresa delle attività culturali, dell’incontro, dello spettacolo

Pescara. “Il 18 maggio s’inaugura una fase nella quale si prova a ripartire, pur convivendo con la pandemia COVID 19 che abbiamo combattuta strenuamente ma non abbiamo ancora debellata. Tra i complessi scenari che dobbiamo cercare di mettere a punto per consentire la ripresa delle attività non deve essere sottovalutato quello relativo alle attività culturali, dell’incontro, dello spettacolo. Questi sono campi non secondari per la coesione sociale e per la espressione consapevole dell’identità individuale e di comunità che non possono essere surrogati da sussidi audiovisivi e dall’interazione sulla rete informatica che, pure, si è rivelata di grande utilità. Va, inoltre, sempre sottolineato come quello della cultura e dello spettacolo è un settore vitale che impegna migliaia di addetti: attori, autori impegnati nella regia o nella scrittura, tecnici delle luci e del suono, sarti, magazzinieri, trasportatori, specialisti dei tanti campi che ad esso afferiscono. Si pensi al Teatro, al Circo, ai Concerti ma anche ai piccoli complessi musicali, alle conferenze, ai reading poetici, alle esposizioni temporanee di arte.
Italia Nostra basa la propria attività sull’apporto volontario e sulla competenza dei propri soci ma è consapevole della grave crisi, anche in termini di produzione e occupazione, che questo mondo sta attraversando e che necessita, dunque, di risposte tempestive. Le proposte si accavallano anche a livello nazionale, alcune anche contraddittorie e inadeguate alla intera estensione del settore. Certamente ci sarà bisogno di un sostegno economico, un Fondo Nazionale per la Cultura, come, ad esempio, quello che è stato promosso dal Corriere della Sera; su di esso Italia Nostra ha convenuto alla condizione che esso sia uno strumento di contrasto del processo di privatizzazione della cultura e di sostegno alle grandi professionalità che oggi, spesso in condizioni economiche mortificanti, sorreggono un campo decisivo per l’Italia.
Noi riteniamo, intanto, che sui territori comunali si possa fare qualcosa, stabilendo regole e costruendo occasioni. Abbiamo davanti le opportunità che l’aprirsi della buona stagione ci presenta; possiamo cercare di costruire una stagione di eventi, distribuita capillarmente nella città, alla quale tutti gli operatori culturali possano partecipare, dare un contributo ed avere un’opportunità di rapportarsi con il pubblico. Otterremmo così anche una grande occasione di partecipazione popolare diffusa.
Chiediamo al Comune che metta a punto al più presto delle regole per il distanziamento e la protezione in occasione di spettacoli, incontri, mostre; ed individui una serie di luoghi all’aperto idonei, recintati e protetti da mettere a disposizione in tutta la città; la recinzione consentirà il controllo numerico dei partecipanti ed anche (se sarà necessario per coprire i costi, in tutto o ad integrazione del sostegno comunale e di altri mecenati) la possibilità di pagare il biglietto, quale condizione per il sostegno della professionalità degli addetti.
Proponiamo che il Comune individui e attrezzi all’essenziale (palchi o pedane, allacci elettrici, sedute, ecc.) i parchi cittadini (in alcuni dei quali ci sono già state esperienze passate) i cortili di scuole ed Università, lo spazio libero degli ex mercati e il Teatro D’Annunzio, anche nel suo giardino; una serie di luoghi da offrire agli operatori in un sistema certo di regole; le associazioni di volontariato potranno certamente collaborare.
Italia Nostra intende anch’essa contribuire a questa grande “Estate della cultura” portando all’aperto le attività di incontro legate alla sua Biblioteca “Falcone e Borsellino”, che anche quest’anno opererà fin dal I° giugno nel Parco Sabucchi. Pertanto avanza questa proposta, che vuole coinvolgere il maggior numero di operatori culturali, assegnando al Comune l’indispensabile funzione di regia, al fine di una prima individuazione di luoghi idonei, da integrare alla luce di ulteriori verifiche tecniche comunali; pronti, tutti, come sempre, al confronto con l’Amministrazione civica e con le altre forze istituzionali e dell’associazionismo culturale, nel convincimento che solo un rilancio improntato a progettualità e fiducia può aiutarci a superare l’attuale crisi”. Si legge così in una lettera aperta di Italia Nostra al Comune di Pescara per consentire la ripresa delle attività culturali, dell’incontro, dello spettacolo.

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