Roma. “Nel corso del Question time in commissione ho interrogato il Ministro in merito alla vicenda del ritrovamento di tracce di solventi, e più in generale di agenti inquinanti, nel corso delle analisi dello scorso 2 settembre sulle acque provenienti dalla condotta del Gran Sasso” lo ha dichiarato in una nota l’On. Fabrizio Di Stefano.
“Ho chiesto al Ministro quali sono le cause che hanno portato a questo stato di emergenza idrico” ha continuato l’On. Di Stefano, “una condizione certificata anche dalla Asl di Teramo che ha emesso una disposizione cautelativa su tutte le acque provenienti dai laboratori del Gran Sasso.
In buona sostanza, anche se il Ministero ha garantito la sua attenzione, attraverso l’impegno nell’effettuare un monitoraggio e iniziative volte alla messa in sicurezza definitiva dei punti di captazione delle acque del Gran Sasso, è un’attenzione che, come si evince, è limitata unicamente ad azioni preventive, senza entrare realmente nel merito di quali sono le cause di questo inquinamento.
In conclusione la risposta è insoddisfacente; infatti è chiaro che il problema, per essere risolto, dev’essere risolto alla radice, ma se non se ne conoscono le cause allora è davvero difficile che si arrivi ad una soluzione efficace; una soluzione che faccia sì che l’inquinamento non si verifichi di nuovo e che di nuovo non venga messa
a rischio la salute dei cittadini e la potabilità dell’acqua da erogare alla popolazione” ha concluso l’On. Fabrizio Di Stefano.
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