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Un ritorno a Ortona: Federico Pieragostino

Ortona. Non si ferma il lavoro del direttore tecnico Massimo Morena e del resto della società per allestire il roster 2020/2021. Dopo la conferma di Davide Berardi, ecco il secondo portiere su cui potrà contare Gianluca Marzuoli: Federico Pieragostino. Classe 1993, abruzzese di Cepagatti, ha già militato nella Tombesi nella stagione 2016/2017, la prima della squadra gialloverde in serie B. In precedenza, Pieragostino era stato allenato da mister Marzuoli nel Montesilvano, con la cui maglia ha vinto sia il campionato di serie B che quello di A2. Dopo l’esperienza a Ortona, nelle ultime tre stagioni ha fatto parte del roster del Colormax Civitella, poi Pescara, vincendo il secondo campionato di A2 della sua carriera e vivendo l’atmosfera, nelle ultime due stagioni, della serie A. Ora, ha deciso di tornare in A2, per giocare di nuovo in una squadra che gli era rimasta nel cuore:

«Sono grato a tutte le squadre in cui ho giocato e non parlerei mai male di nessuna di loro, ma la Tombesi è stata certamente la società e l’ambiente in cui mi sono trovato meglio: una vera famiglia, in cui ho sempre sentito forte l’affetto e la vicinanza di tutti. Non a caso, quando settimane fa mi ha contattato Massimo Morena (che io per abitudine continuo a chiamare “mister”) l’ho ringraziato sinceramente, perché sentivo come se stessi tornando a casa. Mantenevo un bellissimo ricordo di Ortona e sono sicuro che le cose non sono cambiate».

Quando te ne sei andato eri ancora un giovane portiere, mentre la Tombesi era una società al debutto a livello nazionale. Tre anni dopo cosa è cambiato?

«È cambiato che la Tombesi è ormai una certezza, una presenza fissa nel campionato di A2, sempre capace di allestire buone squadre. Oltre a ritrovare Morena, seppur in un ruolo diverso da quello in cui lo avevo lasciato, potrò tornare a lavorare con mister Marzuoli, con il quale vinsi la serie B a Montesilvano, e anche con Andrei Bordignon, che visse pure lui quelle belle stagioni a Montesilvano. In più ci sono ora giocatori di livello assoluto, come Silveira, Sardella e Adami, insomma una gran bella squadra. Per quanto riguarda me, di certo ora sono più maturo, anche se sembro sempre un ragazzino, e credo di essere anche migliorato come portiere, grazie al lavoro fatto in questi anni e alle persone che mi hanno aiutato. Torno a Ortona con l’obiettivo di mettermi a disposizione dello staff tecnico e di giocarmi le mie carte. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura».

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